tag:blogger.com,1999:blog-35926438395676845892024-03-06T09:00:57.270+01:00Il Padrone del VaporeDiario di viaggiofedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.comBlogger250125tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-7333574159307301932020-09-01T16:07:00.004+02:002020-09-01T16:07:35.395+02:00I libri di agosto 2020<p> Un classico classico, un classico moderno, una delusione e del buon intrattenimento.</p><p><br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn%3AANd9GcTR8kkzUZMHNEZVsWIql4DBkGpWi6ABanrozw&usqp=CAU" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="275" data-original-width="183" src="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn%3AANd9GcTR8kkzUZMHNEZVsWIql4DBkGpWi6ABanrozw&usqp=CAU" /></a></div><br /> <p></p><p>- <b>Moby Dick</b>, di Herman Melville ***1/2</p><p><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Lettura indubbiamente interessante di cui riconosco il valore letterario e simbolico, ma per nulla fluida. Il linguaggio troppo ricercato e le lunghe digressioni a volte diventano indigeste. Mi aspettavo qualcosa di più scorrevole e puramente avventuroso, ma così non è.</span></p><p><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">- <b>Harry Potter e l'Ordine della Fenice</b>, di J.K. Rowling *****</span></p><p>Libro del mese (e forse non solo). Ogni volume è migliore del precedente. Questo è forse leggermente confuso nello scontro finale, ma rimane una lettura entusiasmante. Invidio quelli che hanno potuto leggere la saga da adolescenti.</p><div><table border="0" cellspacing="1" class="myActivity" style="background-color: white; color: #181818; font-family: Lato, "Helvetica Neue", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; table-layout: fixed; width: 100%px;"><tbody><tr><td colspan="2" style="font-size: 14px; line-height: 18px; margin: 0px; padding: 0px;"><span class="readable reviewText" style="font-family: Merriweather, Georgia, serif; line-height: 21px;">- <b>London underground</b>, di Don Winslow ***</span></td></tr></tbody></table><br /></div><div><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Delusione del mese mi aspettavo di più da questo romanzo. Disomogeneo, dispersivo, poco efficace nella gestione dei colpi di scena. È un autore che mi incuriosisce e a cui darò altre possibilità, ma questo esordio è stato una delusione.</span></div><div><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">- <b>Trappola mortale</b>, di Lee Child ***</span></div><div><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Meno bello dei precedenti. Per gran parte dell'albo Jack gira gira e rimane ai margini dell'azione. Le parti romantiche sono poi troppo lunghe e in alcuni casi poco naturali.</span></div><div><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">- <b>Martin Mystère, la pietra di Wolfman</b>, di Carlo Andrea Cappi ****</span></div><div><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Un viaggio nel tempo in un periodo in cui il personaggio di MM era al massimo del suo splendore. Lettura forse non facile per tutti visti i riferimenti ad altre storie non segnalati da nessuna nota, ma comunque interessante e ricca di stimoli. Divertente trovare i nomi di alcuni amici tra i comprimari.</span></div><div><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div>fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-76821851189594791042020-08-24T21:35:00.002+02:002020-08-24T21:35:38.406+02:00Dampyr 245, Sangue sulla Siria - di Claudio Falco e Andrea Del Canto<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://shop.sergiobonelli.it/resizer/800/-1/true/1593172377035.png--sangue_sulla_siria___dampyr_245_cover.png?1593172377000" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="607" src="https://shop.sergiobonelli.it/resizer/800/-1/true/1593172377035.png--sangue_sulla_siria___dampyr_245_cover.png?1593172377000" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il numero di Dampyr uscito questo mese non ha niente di veramente particolare. E' un albo dal sapore classico in cui il nostro affronta un nuovo Maestro della notte, curiosamente con il volto di Jason Momoa, destinato a una breve carriera così come avveniva nei primi anni della collana.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Leggendo l'albo è però scattato qualcosa. Precisamente guardando una delle prime scene, ambientata all'interno della moschea degli Omayyadi, a Damasco.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">In Siria sono stato nella primavera del 2012. La guerra era già iniziata, ma sembrava limitata al nord del paese, soprattutto attorno ad Aleppo, mentre l'area attorno alla capitale sembrava al riparo. Pur con parecchi dubbi eravamo però andati e, circondati da importanti misure di sicurezza, cercavamo di portare avanti il nostro lavoro. Rimasi tre mesi in cui la situazione velocemente peggiorò e, caso volle che, durante un mio rientro in Italia per ferie, la società decise di evacuare il cantiere e in Siria non rientrai più. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Nella moschea entrai proprio il giorno prima di rientrare. A me e un collega, anche lui di rientro in Italia, fu concesso di fare un breve giro nella splendida parte antica di Damasco per fare qualche acquisto e qualche foto ricordo. Furono gli uomini della scorta a chiederci se volevamo entrare nel luogo sacro. Io stavo mangiando qualcosa e pensavo di non potere, ma loro sorridendo mi dissero che non c'era nessun problema. Ci affacciammo così nello spettacolare cortile.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwJpGORjKjgma3Uk-7L9CStP2oYWmbxf4okr1gxAhQWmipto69WfNnOr1ER8dtCWyAudcahm8JD5XWtzDJUrSk-Ziy_JJXVpRbqWPYBPoi2hfmSfOKwNttDBMNYS0j2LcR1hQ-tJwOrbk/s960/553690_3988209151177_898396301_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="638" data-original-width="960" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwJpGORjKjgma3Uk-7L9CStP2oYWmbxf4okr1gxAhQWmipto69WfNnOr1ER8dtCWyAudcahm8JD5XWtzDJUrSk-Ziy_JJXVpRbqWPYBPoi2hfmSfOKwNttDBMNYS0j2LcR1hQ-tJwOrbk/s640/553690_3988209151177_898396301_n.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Mi sarei già ritenuto fortunato di quella vista, ma i bodyguard mi portano dentro la navata dove pregano gli uomini. Appena entrati ho potuto vedere il ceppo sul quale, secondo la tradizione, è stato decapitato Giovanni Battista e la sua tomba. Più avanti l'enorme sarcofago del profeta Isaia.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Quella sera sono partito per l'Italia e, come detto, non ho più fatto ritorno a Damasco.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ma il ricordo più vivo di quei giorni è un altro. Negli uffici dove lavoravamo c'erano tre giovani sorelle. Il loro compito era quello di tenerli in ordine e di preparare per tutti l'immancabile thè. Molto timide, ma allo stesso tempo curiose, pur con un inglese stentato erano riuscite a raccogliere le simpatie di tutti. Sapendo che dovevo andare in Italia chiesi loro se volevano che portassi qualcosa. La più giovane delle tre, non senza difficoltà mi fece capire che le sarebbe piaciuto che le portassi del mascara.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Sono passati otto anni. Otto anni che non riesco neppure ad immaginare quanto possano essere stati difficili per loro. Penso spesso a quel mascara e a come delle ragazzine dovrebbero poter pensare solamente a queste cose e non a dover salvare la vita. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div> <p></p>fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-36376931745305399832020-08-18T11:47:00.001+02:002020-08-18T11:47:09.615+02:00Prison break<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://img.ibs.it/images/8010312090400_0_306_0_75.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="435" data-original-width="306" src="https://img.ibs.it/images/8010312090400_0_306_0_75.jpg" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Flashback. Nel lontano 2009 mi trovavo per la prima volta in Egitto per lavoro. Per la precisione a Damanhur, una cittadina nel delta del Nilo di cui penso di aver già parlato, in cui mi fermai per quasi un anno. Fuori dal lavoro mi ritrovavo nella stanza di un albergo fatiscente con una linea internet scadente e una tv che trasmetteva giusto un paio di canali italiani. Per evitare di dover passare tutto il tempo a parlare di lavoro con i colleghi mi ero comprato un lettore DVD e alla sera mi guardavo qualche puntata di una delle serie di cui, da ogni rientro in Italia, mi portavo dietro i cofanetti con le stagioni complete. Erano gli anni in cui i Serial TV iniziavano a diventare il modo più interessante con cui raccontare storie. In quella stanzetta mi guardai cose incredibili come "I Soprano", "Six feet under", le prime stazioni di "24" e cose meno belle come "Nikita".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">E "Prison break". O almeno ci provai.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Faceva parte di quel ristretto gruppo di titoli che andavano visti assolutamente. L'incipit era incredibile. Un ingegnere brillante mette a punto un piano geniale per far evadere di prigione il fratello ingiustamente accusato e se lo tatua su tutto il corpo in modo da poterlo seguire passo passo dopo essersi fatto arrestare. Personaggi estremi, dialoghi taglienti e sequenze mozzafiato e la curiosità di capire come ogni imprevisto verrà superato grazie alle informazioni nascoste sulla pelle del nostro protagonista. Con la seconda stagione la serie si trasforma e diventa il racconto di una fuga a perdifiato intrecciata con una caccia al tesoro. Nuovi personaggi entrano in gioco altri ne escono nella consapevolezza che chiunque potrebbe morire da un momento all'altro. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Fui però costretto a interrompere la visione perché banalmente uno dei CD non funzionava e col tempo me ne dimenticai. Fino a pochi giorni fa quando la ritrovai per intera su Amazon.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Completata la visione della seconda stagione mi accorgo che già si vede qualche cedimento nella trama, ma la conclusione sembra plausibile. Fino al colpo di scena che invece che chiudere prova a rilanciare per ulteriori sviluppi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">La terza stagione è quasi una parodia della prima. Si prova a replica quello che aveva funzionato all'inizio, ma qualcosa non funziona. Il ritmo è diverso, i dialoghi non all'altezza e ci si accorge che molte delle trovate non stanno in piedi. La quarta sembra quasi una soap opera sudamericana. Un susseguirsi di colpi di scena sempre meno credibili, alleanze che si formano e si disfano tra secondi e tripli giochi con personaggi che perdono la loro caratterizzazione per diventare l'ombra di se stessi. Si salva però in fase di recupero con un finale azzeccato che da una dignità al tutto e sembra mettere il punto a tutta la saga.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Sembra. Perché dopo anni di silenzio viene riaperto tutto con una quinta stagione che prova a rilanciare e a proporre degli schemi che potrebbero essere applicati per molte stagioni. Mi sono chiesto perché di questo accanimento e una delle risposte che mi sono dato è che qualcuno abbia avuto l'idea di proporre su piccolo schermo la formula che ha funzionato per "Fast and furious" al cinema. Dopotutto la fisicità dei due protagonisti richiama molto quella di Toretto e O'Connor così come è sovrapponibile il concetto della famiglia allargata basata non tanto dal legame di sangue ma dall'affinità spirituale e dalle esperienze di vita.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Flashforward. Nel frattempo i due attori che impersonano i fratelli protagonisti della serie sono apparsi di nuovo assieme come cattivi di una serie TV per adolescenti di super eroi. E di nuovo come fratelli.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><p></p>fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-84926118065447393592020-08-16T20:23:00.001+02:002020-08-16T20:23:38.391+02:00Un'estate a colori di Dylan Dog, Dragonero, Julia, Tex, Zagor e... Leonardo.<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUYYjaTLsRQgsOPWSHo_L5QxDkwP-ZzzisgkOD4ALiGJxTNwgAW0Znj2xJRdtLW-XpIltWfwJ-zEl34CrusSrY19puLA8m2ik38Jr92KpoxKMkFmi8OmFHWu2dMj0zbhEkFrCu2_6pziQ/s2048/20200811_131838.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUYYjaTLsRQgsOPWSHo_L5QxDkwP-ZzzisgkOD4ALiGJxTNwgAW0Znj2xJRdtLW-XpIltWfwJ-zEl34CrusSrY19puLA8m2ik38Jr92KpoxKMkFmi8OmFHWu2dMj0zbhEkFrCu2_6pziQ/s640/20200811_131838.jpg" /></a></div> <p></p><p>L'estate a fumetti da qualche anno è per la Sergio Bonelli Editore è a colori. E' infatti nei mesi di luglio e agosto che vengono concentrate le uscite degli Speciali in quadricromia di diverse collane. </p><p>Di una di esse mi sono già espresso in un altro post. Sto parlando dell'albo Speciale della collana <b>Le Storie</b> con protagonista <a href="https://www.blogger.com/blog/post/edit/3592643839567684589/4807186393172310009">Leonardo</a>. Gli autori sono <b>Giuseppe De Nardo</b> e <b>Antonio Lucchi</b>. Non aggiungo altro se non per dire che è il migliore del lotto, anche se il tratto pittorico utilizzato potrebbe non piacere a tutti.</p><p>L'albo di <b>Dragonero</b> vede il nostro protagonista alle prese con un'avventura fluviale in una rivisitazione del romanzo di Conrad. I testi di <b>Luca Enoch</b>, ultimamente molto più presente del socio Stefano Vietti, i disegni del quasi esordiente sulla collana<b> Alessandro Pastrovicchio</b>. Enoch dimostra come sempre molta fantasia nell'arricchire il già complesso mondo creato da lui e Vietti. In questo caso vediamo delle piante carnivore che per attirare le loro prede riescono a creare delle esche dall'aspetto umano. Patrovicchio, che è di formazione disneyana ma da alcuni anni riesce a districarsi bene con il tratto realistico, realizza forse il suo albo bonelliano più riuscito, grazie anche allo stile della testata che diminuisce il numero di vignette per pagine per dare più respiro agli ambienti e rompe la gabbia per permettere ai personaggi di muoversi con più libertà e dinamismo. Alcuni scorci sono veramente affascinanti e la colorazione riesce a valorizzarli.</p><p>Lo Speciale di <b>Julia</b>, come sempre, racconta le storie della criminologa nei suoi anni giovanili quando, conclusa l'università, si trova a collaborare con una stravagante avvocatessa specializzata nella difesa dei diritti civili. Gli autori sono <b>Giancarlo Berardi</b> e<b> Lorenzo Calza</b> per i testi, l'oramai collaudato <b>Luigi Copello</b> alle matite. Lo stile di scrittura e disegno è lo stesso della serie regolare, così come la qualità sempre più che egregia. Quello che è diverso è lo staff dei comprimari e alcune delle dinamiche che li fanno interagire. In questa storia da segnalare c'è l'indagine all'interno di un gruppo di immigrati grechi che consente alla protagonista di conoscere il meccanico Yorgis, amico e personaggio ricorrente di tutta la saga. Divertente la parentesi nella quale viene fatto capire che uno degli antenati di Julia sia addirittura <b>Ken Parker</b>, il biondo trapper che è il personaggio più famoso creato da Berardi.</p><p>Per <b>Zagor</b> c'è il ritorno di un vecchio comprimario, lo strampalato Icaro La Plume con la sua passione per le macchine volanti, e la ripresa di una vecchia storia uscita trent'anni fa. Costretto ad inseguire l'amico su un monte nascosto tra le nuvole e inaccessibile, ritrova una strana civiltà e alcune creature create in laboratorio che per molti versi ricordano le protagoniste de "Il pianeta delle scimmie". La storia di <b>Mirko Perniola</b> e <b>Moreno Burattini</b> non è molto avvincente e sembra quasi un prologo per una storia futura in cui le creature, verosimilmente, riusciranno a sfuggire dalla loro prigione naturale. I disegni di <b>Fabrizio Russo</b> sono invece molto convincenti. Dopo alcune prove in cui aveva cercato di cogliere il giusto spirito della serie, riesce finalmente a trovare la quadratura e il suo Zagor ha il giusto equilibrio tra dinamismo e tradizione.</p><p>Per <b>Tex</b> e Carson una storia tra le sponde del Rio Bravo dove i nostri si trovano ad aiutare una carovana che, scesa in Messico per vendere cavalli ad un ricco fazendiero, nel momento in cui la moglie di quest'ultimo decide di scappare con una sua vecchia fiamma. Storia non troppo articolata ma raccontatata con piglio da <b>Jacopo Rauch</b>, colonna zagoriana che si sta ritagliando uno spazio importante anche tra le pagine del ranger. I disegni di <b>Sandro Scascitelli</b> hanno uno stile molto particolare, ricco di tratteggi, ma non perdono in dinamismo. Divertente poi che abbia dato ad alcuni dei protagonisti il volto di alcuni celebri attori americani del passato.</p><p>Per chiudere <b>Dylan Dog</b> che, come l'estate scorsa, lascia spazio al suo assistente. Troviamo infatti tre storie di Groucho già pubblicate qualche anno fa nel cofanetto Grouchonomicon. Tre storie molto diverse, ma ugualmente belle. Più malinconica quella dei fratelli <b>Giulio e Marco Rincione</b>, surreale quella di <b>Giacomo Bevilacqua</b>, senza freni quella firmata da <b>Luca Enoch</b>.</p><p><br /></p>fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-75451673359009886322020-08-13T17:02:00.002+02:002020-08-13T17:02:47.563+02:00Shaun the sheep<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://m.media-amazon.com/images/M/MV5BNDExMGUxMjAtMTY0Mi00MDBiLTg3MGItOWY4ZTM3NGZjYTBjXkEyXkFqcGdeQXVyNzMwOTY2NTI@._V1_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="544" src="https://m.media-amazon.com/images/M/MV5BNDExMGUxMjAtMTY0Mi00MDBiLTg3MGItOWY4ZTM3NGZjYTBjXkEyXkFqcGdeQXVyNzMwOTY2NTI@._V1_.jpg" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Avere dei bambini piccoli per casa vuol dire rinunciare ad aver la benché minima possibilità di decidere cosa guardare alla TV.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Puoi vedere qualche notizia alla mattina presto mentre fai colazione, se sei fortunato, o provare a guardare qualche misera puntata della tua serie preferita a notte tarda, ma per il novanta percento del tempo il telecomando sarà in mano alle piccole pesti. Soprattutto in tempi di streaming e di wifi con tariffa flat.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Dopo due anni credo di essere diventato un esperto mondiale di canzoni del Coro dell'Antoniano, Carolina e Topo Tip. E come tutti i bravi genitori ho imparato a odiare a morte sia Peppa Pig che Masha e Orso. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Certo, potrei dire a tutti di sapere quale albo di Nick Raider ha disegnato Iginio Straffi prima di diventare un big dei cartoni animati per bambini, ma è una magra consolazione quando è una notizia che non importa a nessuno.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ogni tanto però ti capita di scoprire qualcosa di divertente. Trasmessa sui canali Rai in tarda notte, Shaun the sheep, è una serie animata in stop motion realizzata in Inghilterra. Ambientata in una fattoria, vede interagire un gruppo di pecore antropomorfe con il tonto padrone e il suo fedele cane. Situazioni surreali, umorismo squisitamente british, animazione perfetta e soprattutto tanti livelli di lettura che la rendono piacevole sia per i piccoli che per i grandi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Su Amazon Prime ho trovato quasi buona parte delle stagioni realizzate e il bellissimo e commovente film di ben 85 minuti.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Consigliato per quei genitori che vogliono vedere qualcosa con i figli piccoli senza fingere di essere interessati.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><p></p>fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-91414223861320201732020-08-09T13:30:00.002+02:002020-08-09T13:30:24.218+02:00Mister No, le nuove avventure<p> </p><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://shop.sergiobonelli.it/resizer/-1/-1/true/1559741901223.png--.png?1559741902000" style="display: block; padding: 1em 0px;"></a><a href="https://shop.sergiobonelli.it/resizer/-1/-1/true/1559741901223.png--.png?1559741902000" style="display: inline; padding: 1em 0px;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="606" src="https://shop.sergiobonelli.it/resizer/-1/-1/true/1559741901223.png--.png?1559741902000" /></a>Quella di Mister No è una lunga e bella storia basata sulla passione per il suo creatore, il mai troppo celebrato <b>Guido Nolitta</b>, per l'avventura e per le regione sud americane da lui frequentate in prima persona per diversi anni.</div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;">Un personaggio forte che, senza mai essere un successo conclamato, ha saputo ritagliarsi un suo spazio che gli ha garantito una presenza in edicola lunga oltre trent'anni. Il suo percorso sembrava essersi concluso nel 2006, dopo un altalenante tentativo di rilancio e uno stanco ritorno alle atmosfere originali, con una lunghissima storia firmata dal suo creatore.</div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;">Ma Jerry Drake ha un personaggio forte che, anche senza appoggiarsi ad un genere forte, ha saputo ritagliarsi il suo spazio nell'immaginario collettivo e la Sergio Bonelli Editore ha deciso di puntare ancora su di lui. Ad aiutarlo a ritornare in questo periodo in cui i personaggi nuovi faticano a trovare un pubblico ha forse contribuito il fatto di essere di fatto l'unico personaggio pubblicato da SBE di totale proprietà dell'editore e il far parte di quell'universo condiviso che si sta cercando di portare sul grande e piccolo schermo.</div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;">Ho già parlato della bella sorpresa che è stata la miniserie chiamata <a href="https://www.blogger.com/blog/post/edit/3592643839567684589/3058899785692388471" target="_blank">Mister No Revolution</a> e di come sarebbe auspicabile un suo seguito.</div><div class="separator" style="clear: both;">Più recente un'altra miniserie, appena conclusa, nata con il presupposto di raccontare nuove storie del personaggio che abbiamo conosciuto per tanti anni. Per questo motivo sono stati chiamati alcuni degli autori che a lungo ne hanno realizzato le storie. Gli sceneggiatori <b>Luigi Mignacco</b>, <b>Michele Masiero</b> e <b>Maurizio Colombo</b> e i disegnatori <b>Roberto Diso</b> e <b>Stefano Di Vitto</b> a cui si sono aggiunti i "nuovi" <b>Massimo Cipriani</b> e <b>Marco Foderà</b>. Ci avevano promesso i vecchi sapori e li abbiamo trovati. Soprattutto nella doppia storia di Mignacco e Diso nei numeri 10 e 11. Più moderna la storia carceraria di COlombo e Foderà. Divertente la storia di Mignacco e Cipriani/Foderà con con un simpatico espediente riescono a far vivere a Mister No un'avventura nei panni di un cangaicero breasiliano.</div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;">Dovevano essere dieci albi, ne abbiamo avuti quattordici. E sinceramente pensavo che nell'ultimo albo venisse annunciato un proseguimento se non, addirittura, una nuova serie regolare. In questi mesi ho avuto l'impressione che questa operazione avesse raccolto parecchie simpatie, ma a quanto pare i tempi non sono facili per nessuno e mettere in piedi uno staff che potesse reggere un impegno senza scadenze avrebbe richiesto uno sforzo economico non facile da affrontare.</div><div class="separator" style="clear: both;">Avremo nel 2021 uno speciale firmato da Luigi Mignacco e Roberto Diso e poi, dopo, chissà...</div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;">In autunno ci sarà invece una nuova ristampa a colori. Non è dato sapere se come allegato a qualche quotidiano o se come mensile Bonelli nello stile di Tex Classic e Zagor Classic. Il tutto mentre la ristampa in bianco e nero della Edizione If sta velocemente avvicinandosi alla conclusione. </div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;"><b>Mister No, le nuove avventure</b> 1/14 - Sergio Bonelli Editore</div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;">copertine: <b>Fabio Valdambrini</b></div><div class="separator" style="clear: both;">soggetto e sceneggiature: <b>Luigi Mignacco, Michele Masiero e Maurizio Colombo</b></div><div class="separator" style="clear: both;">disegni: <b>Massimo Cipriani, Marco Foderà, Roberto Diso e Stefano Di Vitto</b></div><div class="separator" style="clear: both;">94 pagine, bianco e nero</div><div class="separator" style="clear: both;">3,9 euro (ognuno)</div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><p></p>fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-80357254748779213202020-08-05T23:27:00.001+02:002020-08-05T23:27:04.307+02:00Birds of pray e la fantasmagorica rinascita di Harley Queen<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://pad.mymovies.it/filmclub/2018/05/070/locandina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="622" data-original-width="420" src="https://pad.mymovies.it/filmclub/2018/05/070/locandina.jpg" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">In un momento in cui ancora non si sa quando sarà possibile andare di nuovo al cinema, due parole sull'ultimo film visto in sala. Nello specifico un bellissimo multisala vicino Belfast con biglietteria automatica e sedili reclinabili con poggiapiedi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Anche resistendo al fascino dello sport più popolare degli ultimi anni, parlare male sempre a comunque dei film basati sui fumetti DC Comics, non avevo molte aspettative oltre a quelle di passare una domenica sera tranquilla mentre l'inverno nord irlandese dava il meglio di sé.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il precedente "Suicide Squade", di cui questo è qualcosa di molto simile ad un sequel, non mi era sembrato malaccio, ma questo sembrava troppo schiacciato su quello che aveva effettivamente funzionato di quel film: l'Harley Queen interpretata da Margot Robbie. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">La meravigliosa Margot fa parte di quel ristrettissimo club di attrici incredibilmente belle ma altrettanto brave. Una sorta di Leonardo Di Caprio al femminile.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">In questo caso mantiene le premesse e si fa carico di tutto il film. La aiuta il fatto che le altre componenti del gruppo al femminile rimangono abbastanza nell'ombra. Ed è un peccato perché tutte hanno una storia editoriale lunga ed elaborata che avrebbe potuto fornire una marea di spunti.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Alla fine il risultato è comunque più che sufficiente. Storia sufficientemente elaborata e con alcuni momenti esilaranti. Mi aspettavo qualcosa di più dallo scontro finale, ma sono comunque uscito dalla sala divertito senza sentirmi stupido come è successo invece con altri cinecomic.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">E non è poco anche se è un film che si dimentica velocemente.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div>fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-24637326129224350962020-08-04T18:07:00.002+02:002020-08-04T18:07:45.136+02:00Il confine 4, Dodici scheletri - di Uzzeo, Masi e Silvia Califano<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://shop.sergiobonelli.it/resizer/-1/-1/true/1591882621287.jpg--il_confine__dodici_scheletri.jpg?1591882621000" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="588" src="https://shop.sergiobonelli.it/resizer/-1/-1/true/1591882621287.jpg--il_confine__dodici_scheletri.jpg?1591882621000" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Dopo il flashback dello scorso episodio, il quarto volume di torna prepotentemente nel presente e, se possibile le cose si fanno ancora più complicate.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ci eravamo fermati con la scoperta di dodici scheletri all'interno di una grotta in montagna, ma i conti non tornano e qualcosa fa pensare che non si tratti di quelli appartenenti agli studenti scomparsi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Nel frattempo nuovi personaggi si aggiungono al già ricco gruppo e si impone il ruolo del vecchio Aurelio come protettore della montagna e dei suoi segreti.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il volume dedica però particolare spazio ai due protagonisti ed in particolare a Laura Denti, della quale viene fatto intuire un passato tragico e un figlio di cui non vuole parlare. Per la prima volta viene poi mostrata una tensione erotica tra i due.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><b>Giovanni Masi</b> e <b>Mauro Uzzeo</b>, continuano a dare poche risposte e ad aggiungere nuove domande. Alcune esplicite, altre nascoste nei dettagli (perchè nella chiesa di paese le immagini sacre hanno i volti distrutti?). Per ora il gioco regge, ma penso che qualcosa vada chiarito prima che possa sopraggiungere la noia. E' un filo sottile su cui il momento sembrano muoversi con sicurezza, ma cadere può essere facile.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">La parte del leone la fanno i disegni di <b>Silvia Califano</b>. L'autrice romana è nota finora solamente per qualche albo di John Doe e un paio di Dampyr, ma qui esegue un vero capolavoro. Gli autori che l'hanno preceduta sono tutti più blasonati, ma è lei quella che sembra aver colto al meglio le atmosfere di questa saga. La caratterizzazione di Laura Denti, in particolare, è piena di particolari nel volto e nel colpo che la rendono quanto mai viva.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">La cura dell'albo è come al solito perfetta, su questo si rischia di essere ripetitivi. Questi volumi sono degli oggetti belli in quanto tali.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il prossimo volume sembra che sarà dedicato al gruppo di ragazzi scomparsi, alle loro relazioni e ad alcuni segreti che sembrano nascondersi al suo interno. Ma prima ci sarà bisogno di una rilettura accurata alla ricerca di quei dettagli che sicuramente non sono stati colti al primo passaggio.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><div class="tag_4 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; color: #404040; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;"><span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><b>Il Confine 4</b></span><span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">, Dodici scheletri - Sergio Bonelli Editore</span></div><div class="tag_4 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; color: #404040; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;"><span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></span></div><div class="tag_4 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; color: #404040; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;"><span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Soggetto e Sceneggiatura:</span> <span class="valore" data-tag_value="Mauro Uzzeo, Giovanni Masi" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Mauro Uzzeo, Giovanni Masi</span></div><div class="tag_6 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;"><span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Disegni:</span><span style="color: #404040;"> <b>Silvia Califano</b></span></div><div class="tag_7 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; color: #404040; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;"><span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Copertina:</span> <span class="valore" data-tag_value="Lorenzo LRNZ Ceccotti" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lorenzo LRNZ Ceccotti</span></div><br style="background-color: white; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 16px;" /><div class="tag_59 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; color: #404040; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;"></div><div style="background-color: white; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 16px;"><br /></div><div class="tag_59 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;"><div style="margin: 0px;"><div style="color: #404040;"><span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Colori:</span> <span class="valore" data-tag_value="Adele Matera" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Adele Matera</span></div><div style="color: #404040;"><span class="valore" data-tag_value="Adele Matera" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></span></div>Puntate precedenti:<br /><span style="background-color: transparent;">- </span><a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3592643839567684589#editor/target=post;postID=6613797943459270845;onPublishedMenu=overviewstats;onClosedMenu=overviewstats;postNum=35;src=postname" style="background: transparent; color: #729c0b; text-decoration-line: none;">Il Confine 1-2</a></div><div style="margin: 0px;">- <a href="https://ilpadronedelvapore.blogspot.com/2020/07/il-confine-3-gli-eroi-non-piangono-di.html" target="_blank">Il Confine 3</a></div></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div>fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-74017862166629613762020-08-03T21:52:00.001+02:002020-08-03T21:52:22.808+02:00Game over<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://588981.smushcdn.com/1092896/wp-content/uploads/2020/08/DSC_0863.jpg?lossy=1&strip=1&webp=1" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="533" data-original-width="800" src="https://588981.smushcdn.com/1092896/wp-content/uploads/2020/08/DSC_0863.jpg?lossy=1&strip=1&webp=1" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Finito. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Prima del lockdown pensavo che ci saremmo salvati con parecchio anticipo e lasciando dietro più delle canoniche tre squadre.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ma era evidentemente destino che si dovesse arrivare sul filo di lana. La lunga sosta ha cambiato tutto e noi siamo finito tra quelli che ne hanno risentito negativamente. Ma alla fine sono usciti i valori e, come per tutte le altre posizioni di classifica, le cose sono andate come avrebbero dovuto.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Peccato perché il lavoro dell'uomo qui sopra ne esce ridimensionato e velato da qualche calunnia (ma tutte le squadre hanno la coscienza pulita per questo finale di campionato?). Non credo verrà riconfermato. Ma forse è meglio così. Meglio andandosene lasciando un gran ricordo, condito da una marea di emozioni fortissime, che con un esonero dopo poche giornate del prossimo campionato, verosimilmente non troppo diverso da questo. E' successo a colleghi più preparati di lui il compito di capro espiatorio di una società allo sbando. E lui si merita una situazione più tranquilla, dove essere meno esposto e meno coinvolto emotivamente.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Per il resto, un disastro. Della squadra si salva poco, e quel poco è in prestito o a fine carriera. Difficile pensare a come una società dove passione e competenza latitano possa migliorare una situazione come questa.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il prossimo sarà un altro anno di sofferenza, senza ambizione ad inseguire un piccolo traguardo. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ma non si tifa Genoa pensando di vincere. </div>fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-3732861744744964512020-08-02T09:55:00.001+02:002020-08-02T09:55:05.952+02:00Libri di luglio 2020<div>Un capolavoro assoluto, una delusione e un passaggio di crescita di un autore non ancora nel suo massimo.</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://static.lafeltrinelli.it/static/frontside/xxl/764/9602764_3927196.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="519" src="https://static.lafeltrinelli.it/static/frontside/xxl/764/9602764_3927196.jpg" /></a></div><div><br /></div><div><br /></div>- <b>Gli occhi del cielo</b>, di Philip K. Dick ***1/2<div><br /></div><div><table border="0" cellspacing="1" class="myActivity" style="background-color: white; color: #181818; font-family: Lato, "Helvetica Neue", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; table-layout: fixed; width: 100%px;"><tbody><tr><td colspan="2" style="font-size: 14px; line-height: 18px; margin: 0px; padding: 0px;"><span class="readable reviewText" style="font-family: Merriweather, Georgia, serif; line-height: 21px;">Una incredibile fantasia nel creare situazioni e personaggi, una cappa persistente di paranoia e qualche profonda riflessione sulla società americana. Ancora grezzo in alcuni passaggi, ma una miniera d'oro di idee.<br /><br />- <b>Lonesome Dove</b>, di Larry McMurtry *****<br /><br /><table border="0" cellspacing="1" class="myActivity" style="color: #181818; font-family: Lato, "Helvetica Neue", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; table-layout: fixed; width: 100%px;"><tbody><tr><td colspan="2" style="font-size: 14px; line-height: 18px; margin: 0px; padding: 0px;"><span class="readable reviewText" style="font-family: Merriweather, Georgia, serif; line-height: 21px;"><span id="freeTextContainerreview3348704875">Un capolavoro. Che attraverso il genere western racconta la storia di un gruppo persone, le loro paure, le loro difficoltà a vivere in un mondo crudele dove è difficile trovare il proprio posto e dove la morte può arrivare in qualsiasi momento. Una lettura calda e avvolgente che una volta terminata è impossibile dimenticare. Una delle cose più belle lette da diversi anni a questa parte.<br /><br />- <b>La mia vita di uomo</b>, di Philip Roth ***<br /><br /><table border="0" cellspacing="1" class="myActivity" style="color: #181818; font-family: Lato, "Helvetica Neue", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; table-layout: fixed; width: 100%px;"><tbody><tr><td colspan="2" style="font-size: 14px; line-height: 18px; margin: 0px; padding: 0px;"><span class="readable reviewText" style="font-family: Merriweather, Georgia, serif; line-height: 21px;"><span id="freeTextContainerreview3436823654">Primo romanzo di Roth che trovo confuso e inconcludente. Alcuni dei temi delle sue storie sono oramai riconoscibili, matrimoni infelici, la psicoanalisi, ma qui non trovano sfogo in una storia interessante e non si capisce quale messaggio voglia veicolare.<br /><br />I libri di <a href="https://www.blogger.com/blog/post/edit/3592643839567684589/7812565176806251382" target="_blank">giugno 2020</a><br /><br />I libri di <a href="https://www.blogger.com/blog/post/edit/3592643839567684589/1244607938375407806" target="_blank">maggio 2020</a><br style="font-family: merriweather, georgia, serif;" /><br style="font-family: merriweather, georgia, serif;" /><a href="https://www.goodreads.com/user/show/76757506-federico-castagnola" style="font-family: merriweather, georgia, serif;">Goodreads</a><br /><br /></span></span></td></tr></tbody></table></span></span></td></tr></tbody></table></span></td></tr></tbody></table></div>fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-27345057774669938962020-08-01T22:49:00.002+02:002020-08-01T22:49:31.367+02:00K 11 - Volume 2 - di Matteo Casali e Luca Genovese<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://shop.sergiobonelli.it/resizer/-1/-1/true/1583250315016.jpg--.jpg?1583250315000" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="595" src="https://shop.sergiobonelli.it/resizer/-1/-1/true/1583250315016.jpg--.jpg?1583250315000" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Seconda parte di questa miniserie di cinque.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Avevamo lasciato Karl, il protagonista, alla fine del primo subito alla fine di un esperimento governativo che sembra avergli dato dei poteri ancora non meglio specificati legati all'energia nucleare.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Lo ritroviamo alle prese con la burocrazia, la paura e la diffidenza che caratterizzava la società sovietica. Un mondo dominato dalla politica e schiacciato dalla necessità di dover essere all'altezza del rivale statunitense. <b>Matteo Casali </b>invece che spostare subito l'attenzione sull'azione dedica ancora questo volume per lavorare sul protagonista e sulle persone che gli sono intorno. Questo capitolo si svolge in pratica tutto all'interno del laboratorio e ruota attorno a una manciata di personaggi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il successo dell'esperimento ha raccolto delle reazioni inaspettate da parte dei burocrati che lo controllano e la nuova relazione affettiva ha causato gelosie tra le cavie. Con queste premesse, a cui si somma il colpo di scena finale, lo sviluppo della storia potrebbe prendere delle strade inaspettate.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ai disegni il testimone passa a <b>Luca Genovese</b>, già visto all'opera su "Orfani". Il suo tratto dinamico e pulito garantisce accompagna la storia senza distrarre. L'unico appunto che si può fare e che, con questo formato, si poteva forse rischiare una costruzione della tavola più articolato. Formato che valorizza al massimo la bellissima copertina di <b>Emiliano Mammucari</b>.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Da quello che si vede dalle Preview i prossimi volumi usciranno con maggiore frequenza. Non occorrerà moltissimo quindi per vedere a cosa porterà questa saga che sembra una storia di guerra, sembra una storia di supereroi, sembra una storia d'amore, ma che è tutto questo e forse qualcosa d'altro ancora.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="background-color: white; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 16px;"> </span><br style="background-color: white; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 16px;" /><div class="tag_4 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; color: #404040; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;"><span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><b>K 11</b></span><span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> - Volume due - Sergio Bonelli Editore</span></div><div class="tag_4 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; color: #404040; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;"><span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></span></div><div class="tag_4 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; color: #404040; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;"><span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Soggetto e sceneggiatura:</span> <span class="valore" data-tag_value="Mauro Uzzeo, Giovanni Masi" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Matteo Casali</span></div><div class="tag_6 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;"><span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Disegni:</span><span style="color: #404040;"> <b>Luca Genovese</b></span></div><div class="tag_7 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;"><span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Copertina:</span><span style="color: #404040;"> </span><b>Emiliano Mammucari</b></div><div class="tag_59 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;"><span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Colori:</span><span style="color: #404040;"> <b>Luca Saponti</b></span></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Puntate precedenti:</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://www.blogger.com/blog/post/edit/3592643839567684589/3042976897284884924" target="_blank">K 11 - Volume 1</a></div>fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-54859492263328479642020-07-30T21:59:00.002+02:002020-07-30T21:59:54.897+02:00Dispatches from Elsewhere<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/S/pv-target-images/3d87ce861f1b9844634bf9cf6d8f4c11caf437b42454449902fb60868b4b3b44._RI_V_TTW_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" src="https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/S/pv-target-images/3d87ce861f1b9844634bf9cf6d8f4c11caf437b42454449902fb60868b4b3b44._RI_V_TTW_.jpg" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ammetto di aver iniziato a guardarla attirato dalla presenza di <b>Jason Segel</b>, il Marshal di <a href="https://www.blogger.com/blog/post/edit/3592643839567684589/2139961985954827416">How I meet your mother</a>.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Solo successivamente ho scoperto che Segel oltre che interprete era anche creatore di questa strana serie. Strana, perché dopo settimane ancora non so bene come definirla. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">La storia non sarebbe difficile nemmeno difficile da raccontare. Un gruppo di persone apparentemente normali viene coinvolto nella ricerca di una ragazza scomparsa e nelle trame di una misteriosa organizzazione segreta.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ma è anche la metafora della fuga dalla mediocrità e dalla noia di una vita grigia e monotona attraverso il mettersi in gioco e il confrontarsi con gli altri. Un messaggio estremamente positivo che viene veicolato attraverso tutta una serie di giochi e di rimandi non sempre facilmente comprensibili. La serie punta molto in alto e qualche volta sembra perdersi per strada ma che alla fine lascia un buon sapore in bocca. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Impossibile inquadrarla in un genere. E proprio per questo per buona parte della visione sono rimasto spiazzato pensando a un qualcosa di fantascientifico o a un thriller.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ottime le prove di tutti gli attori, compreso il già citato Segel che a quanto sembra puntare a qualcosa di diverso dal comico con cui è diventato famoso, e interessanti alcune idee registiche.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Ma un prodotto che non è per tutti e che ha bisogno di tempo per essere metabolizzato.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div>fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-43920809976635972692020-07-29T23:36:00.007+02:002020-07-30T09:06:12.330+02:00Nathan Never Magazine 2020<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.sergiobonelli.it/resizer/1000/-1/true/1593185456587.png--nathan_never_magazine_2020_cover.png?1593185456000" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="607" src="https://www.sergiobonelli.it/resizer/1000/-1/true/1593185456587.png--nathan_never_magazine_2020_cover.png?1593185456000" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Tutto dedicato a Marte e in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Internazionale. Una partnership grazie alla quale è stato realizzato lo scorso anno un bel albo inedito.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Qui abbia invece la ristampa della seconda parte di una vecchia storia firmata da <b>Michele Medda</b> e <b>Germano Bonazzi</b> di ambientazione marziana, più due estratti da una storia di Martin Mystère e dall'unica storia di Judok, un personaggio minore di<b> Gianluigi Bonelli</b> disegnato da <b>Giovanni Ticci</b>.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">In più abbiamo il solito corredo di articoli di approfondimento e un poster in regalo firmato da <b>Roberto De Angelis</b>.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Tutto bene. O forse no. Perché sono anni che in questa collana vengono ristampate storie dell'Agente Alfa rendendola per i collezionisti poco sensata. In questo capo poi abbiamo una storia a metà, utile per spiegare come "funziona" Marte nel mondo di Nathan Never, ma poco comprensibile per chi non ha letto la prima parte. Eppure sarebbe bastato poco per rendere questo volume più appetibile. Una breve storia inedita o la ristampa di una storia poco conosciuta (e ce ne sono, basta pensare alle belle storie pubblicate a suo tempo su Comics Art, disegnate da Claudio Castellini e Andrea Cascioli) avrebbe dato tutto un altro sapore.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Che la collana Magazine, già Almanacchi, sia in affanno si nota. Basti pensare che il prossimo, in uscita a fine settembre, avrà in copertina il nome di Tex, ma che all'interno di Tex non ne sarà nemmeno traccia. Per cui, perché volerla tenere in piedi a tutti i costi con questa periodicità dando l'idea di una cosa raffazzonata messa in piedi tanto per coprire l'uscita?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div>fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-59239812694141235912020-07-27T21:31:00.003+02:002020-07-27T21:31:44.401+02:00Zagor Darkwood Novels 1 e 2 - di Moreno Burattini, Giovanni Freghieri e Anna Lazzarini<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.fumettologica.it/wp-content/uploads/2020/05/darkwood-novels-1.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="607" height="320" src="https://www.fumettologica.it/wp-content/uploads/2020/05/darkwood-novels-1.jpeg" width="242" /></a></div>
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Inizialmente pensavo di parlarne solamente alla sua conclusione, ma ripensandoci forse è meglio seguirla passo passo.<br />
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Di cosa si tratta? Lo scorso anno venne pubblicata una miniserie di sei albi che raccontavano in maniera estesa le <a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3592643839567684589#editor/target=post;postID=1999730033191217900;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=33;src=postname">origini di Zagor</a>. Un esperimento riuscito, a quanto pare, perchè dopo solo un anno si decide di replicare proponendo qualcosa di simile, una nuova miniserie di sei albi, ma allo stesso tempo diverso.<br />
Iniziamo da quello che c'è di diverso. Il formato per iniziare. Se "Le origini" erano state stampate a colori in quello che è stato definito "formato Audace" (ma che ora è rimasto solamente per Morgan Lost e gli speciali di Brendon), qui si torna al classico albo Bonelli in bianco e nero, praticamente identico a quello, evidentemente molto fortunato, di <a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3592643839567684589#editor/target=post;postID=2907492369802528011;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=11;src=postname">Tex Willer</a>. Non abbiamo poi una unica storia, ma sei storie singole legate da un prologo ed un epilogo in cui un giornalista intervista un misterioso personaggio per conoscere aspetti poco conosciuti della vita dello Spirito con la scure.<br />
Di uguale rimane lo sceneggiatore, l'oramai collaudatissimo <b>Moreno Burattini</b>, e la possibilità di poter utilizzare uno stile grafico meno convenzionale, utilizzando matite inedite o quasi per il personaggio e di raccontare storie che per un motivo o per l'altro non potrebbero essere pubblicate nella serie regolare.<br />
<br />
La cosa funziona fino ad un certo punto. Il primo episodio, disegnato da <b>Giovanni Freghieri</b>, mostra infatti uno Zagor più romantico e umano, la storia dato il limitato numero di pagine a disposizione non è particolarmente articolata, ma l'approccio è interessante. Ho trovato però stonata una scena di sesso inutilmente troppo esplicita.<br />
Già nel secondo, dove invece troviamo <b>Anna Lazzarini</b>, però l'espediente delle storie introspettive inizia a mostrare la corda. Qui infatti la trama, che ricorda a tratti una celebre storia muta di Ken Parker, appare troppo debole per meritare di essere raccontata in una storia tutta sua. Si spera che nel proseguo si trovino degli spunti più interessanti.<br />
<br />
Quello che funziona sicuramente bene è la parte ludica del progetto. Fin da subito c'è infatti la sfida a capire chi possa essere il misterioso personaggio che il giornalista è andato ad intervistare anni dopo la scomparsa di Zagor. Ci sono indizi veri e falsi da interpretare sia all'interno della storia che nella parte redazionale. Le ipotesi che si stanno facendo sono molte, qualcuno dice che potrebbe trattarsi di Cico o addirittura lo stesso Zagor in incognito. Io propendo per la figlia di Brezza di Luna, vista in una bella storia pubblicata in un Maxi Zagor di qualche anno fa e che dovrebbe appunto rivedersi nell'ultimo albo di questa miniserie.<br />
<br />
Per ora il giudizio è sospeso, anche se nel complesso la sufficienza è più che raggiunta. Paga forse il tentativo di voler effettuare qualcosa di simile a quanto fatto con successo per Tex, una serie parallela, ma senza che la biografia del personaggio ne offra gli stessi spunti.<br />
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<b>Zagor, Darkwood novels </b>- 1-2 - Sergio Bonelli Editore<br />
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Copertine: <b>Michele Rubini</b><br />
Soggetto e sceneggiature: <b>Moreno Burattini</b><br />
Disegni: <b>Giovanni Freghieri</b>, <b>Anna Lazzarini</b><br />
Brossurato, 64 pagine, bianco e nero<br />
3,5 euro (ognuno)<br />
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fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-2034939375864493492020-07-26T19:31:00.002+02:002020-07-26T19:31:21.906+02:00La chiave a stella - di Primo Levi<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.primolevi.it/sites/default/files/styles/big_pubblicazioni/public/copertina-libro/CS_azzurro.png?itok=MnK-gLOh" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="380" data-original-width="254" height="320" src="https://www.primolevi.it/sites/default/files/styles/big_pubblicazioni/public/copertina-libro/CS_azzurro.png?itok=MnK-gLOh" width="213" /></a></div>
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Dieci libri (6 di 10)</div>
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Stavo pensando a cosa scrivere per questo libro, che segna il mio ingresso nel mondo del lavoro vero, quando mi accorgo di averne già parlato secoli fa proprio <a href="https://ilpadronedelvapore.blogspot.com/2007/05/la-chiave-stella-primo-levi.html">qui</a>.</div>
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Dopo tanti anni le cose sono un pò cambiate. La parte romantica si è via via spenta negli anni. qualche delusione di troppo e, soprattutto, la famiglia.</div>
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Ma il valore di questo libro rimane. Illuminante per chi fa il mio mestiere, ma di valore assoluto per chiunque. Ogni volta che parto lo metto in valigia e di sfogliarlo. L'ho anche imprestato a qualche giovane collega. </div>
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Puntate precedenti:<br />
1 di 10: <a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3592643839567684589#editor/target=post;postID=6985808822367408889;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=27;src=postname">Il Conte di Montecristo</a>, di Alexandre Dumas<br />
2 di 10: <a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3592643839567684589#editor/target=post;postID=6909628559308573280;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=18;src=postname">It</a>, di Stephen King<br />
3 di 10: <a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3592643839567684589#editor/target=post;postID=2364352619155017921;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=12;src=postname">Le catene di Eymerich</a>, di Valerio Evangelisti<br />
4 di 10: <a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3592643839567684589#editor/target=post;postID=6806267961702755645;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=12;src=postname">Il pendolo di Faucaul</a>t, di Umberto Eco<br />
5 di 10: <a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3592643839567684589#editor/target=post;postID=5915004017159045905;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=6;src=postname">La fattoria degli animali</a>, di George Orwell</div>
fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-7802639389665271572020-07-25T20:30:00.001+02:002020-07-25T20:30:54.562+02:00Rivedere Friends.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.controcampus.it/wp-content/uploads/2020/04/Friend.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="463" height="207" src="https://www.controcampus.it/wp-content/uploads/2020/04/Friend.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Sono sempre più convinto che con gli stessi ingredienti c'è <a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3592643839567684589#editor/target=post;postID=2139961985954827416;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=6;src=postname">chi ha saputo fare di meglio</a>, però è innegabile il successo planetario che ha saputo raccogliere questa serie.<br />
<br />
Rivederla senza il filtro dell'effetto nostalgia per gli anni che furono o dell'affetto per i protagonisti non si può non vedere come fosse tutt'altro che perfetta e come sia invecchiata.<br />
<br />
Ma i motivi per farlo ci sono:<br />
<br />
- risentire a loop la sigla iniziale. sempre bellissima e fomentante.<br />
<br />
- vedere come fosse bella Jennifer Anyston e chiedersi come avesse fatto a diventarlo ancora di più con gli anni.<br />
<br />
- vedere tutte le guest-stars e sforzarsi di ricordare chi fosse già famoso all'epoca o la sarebbe diventato solo successivamente.<br />
<br />
<br /></div>
fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-81837961657051878432020-07-24T22:10:00.000+02:002020-07-24T22:10:09.991+02:00Il Commissario Ricciardi, tra romanzi e fumetti - di Maurizio De Giovanni<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://shop.sergiobonelli.it/resizer/-1/-1/true/1511532249201.jpg--.jpg?1511532249000" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="607" height="320" src="https://shop.sergiobonelli.it/resizer/-1/-1/true/1511532249201.jpg--.jpg?1511532249000" width="242" /></a></div>
<br />
Camilleri e Montalbano sembrano aver aperto un mondo, ma la lista di difensori della legge diventati protagonisti di saghe letterarie in Italia è lunga.<br />
Tutti, da Duca Lamberti di Scerbanenco, che poliziotto non era ma avrebbe voluto esserlo, a Rocco Schiavone di Antonio Manzini, hanno un indubbio fascino e attirano le attenzioni del pubblico fino a diventare in alcuni casi dei veri e propri fenomeni di costume.<br />
<br />
Luigi Alfredo Ricciardi nasce dalla penna di <b>Maurizio De Giovanni</b>, scrittore napoletano che della napoletanità ha fatto una bandiera. E' un commissario di polizia di una Napoli degli anni 30 sotto il regime fascista. Ma che soprattutto ha una caratteristica inspiegabile e inspiegata: la capacità di rivedere gli ultimi attimi delle vittime di morte violenta e di ascoltare i loro ultimi pensieri.<br />
Questo strano potere gli consente di ricavare preziosissime informazioni fondamentali per risolvere i casi che deve affrontare, ma che allo stesso tempo lo sovraccaricano di emozioni e gli rendono impossibile avere una vita sociale normale.<br />
<br />
I romanzi che raccontano la sua vita sono in tutto dodici (ma Sherlock Holmes e Maigret insegnano che quando un personaggio è veramente di successo è difficile anche per il creatore liberarsene). Dodici casi, ma anche una trama orizzontale che avvolge lui, i suoi amici e i suoi amori.<br />
In questo momento ho concluso la lettura del non e devo dire che la parte romantica sta prendendo forse troppo piede rispetto a quella puramente investigativa, oramai ridotta quasi ad un pretesto per portare avanti la storia generale.<br />
<br />
Dal 2017 i romanzi sono adattati a fumetti dalla Sergio Bonelli Editore in una doppia edizione brossurata da edicola e cartonata da libreria. Per il momento sono stati pubblicati i primi quattro episodi, più tre magazine che con storie brevi.<br />
Lo staff chiamato all'opera è tutto di alto livello. I tre sceneggiatori, <b>Claudio Falco</b>, Sergio Brancato e Paolo Terraciano, hanno alle spalle collaborazioni saggistiche e televisive. I disegnatori sono già stati visti all'opera su Dylan Dog (<b>Daniele Bigliardo</b> e <b>Luigi Siniscalchi</b>), Tex (<b>Alessandro Nespolino</b>) e Nathan Never (<b>Vanessa Belardo</b>).<br />
L'adattamento non tradisce lo spirito della serie, anzi ne valorizza alcuni aspetti come la tormentata malinconia del protagonista, la visualizzazione di una città con mille problemi e con mille anime diverse, schiacciata da un regime che si fa giorno dopo giorno più feroce. <br />
Grazie anche alla cura dei dettagli e della pregevole grafica il risultato è uno dei più belli ed eleganti tra quelli proposti dalla Bonelli negli ultimi anni. Peccato solo per la periodicità rarefatta e che, dopo la pubblicazione dei primi quattro volumi, si stia facendo troppo lunga l'attesa per i successivi.<br />
<br />
In preparazione c'è anche una serie televisiva targata RAI. Un terzo passaggio multimediale per un personaggio che forse ha qualcosa che lo distingue da tanti suoi colleghi.<br />
<br />
<br /></div>
fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-40919321864757850602020-07-23T21:48:00.003+02:002020-07-23T21:48:48.697+02:00La scaramanzia è una cosa seria.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.gelestatic.it/thimg/HfyThn63SZe81kJ48kSs62PZGM4=/696x464/https%3A//www.ilsecoloxix.it/image/contentid/policy%3A1.39112994%3A1595453590/ansa_20200722_233120_007442.JPG%3Ff%3Ddetail_558%26h%3D720%26w%3D1280%26%24p%24f%24h%24w%3Dc6cc6d7" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="464" data-original-width="696" height="213" src="https://www.gelestatic.it/thimg/HfyThn63SZe81kJ48kSs62PZGM4=/696x464/https%3A//www.ilsecoloxix.it/image/contentid/policy%3A1.39112994%3A1595453590/ansa_20200722_233120_007442.JPG%3Ff%3Ddetail_558%26h%3D720%26w%3D1280%26%24p%24f%24h%24w%3Dc6cc6d7" width="320" /></a></div>
<br />
Ovvero un derby giocato (e vinto!) con tanta ansia!<br />
<br />
Primo tempo visto su pc. Giocato male, tanto agonismo, un occhio sempre sugli altri campi perchè ci si gioca la pelle e un passo falso sarebbe fatale. Rabbia per il gol annullato, ma è comunque 1 a 1. Non va male, ma sai che al primo errore la paghi e ricordi con commozione quei bei tempi in vincevi con due o tre gol di scarto.<br />
<br />
Durante l'intervallo May mi chiama per mettere a dormire Ema. Lo prendo in braccio e nel silenzio e nel buio della camera lo inizio a cullare. So che mi perderò il secondo tempo, ma va bene così, una buona scusa per non soffrire davanti allo schermo.<br />
I minuti passano lenti ed Ema ancora non dorme. Il pc è in corridoio per terra e da dove sono non vedo niente. Fa caldo e la finestra è aperta. Da fuori arrivano i rumori della pioggia sottile e di qualche scooter.<br />
Poi arriva un rumore diverso, quasi un urlo, non è chiaro. Ma capisco che è successo qualcosa. Allungo il collo e cerco di sbirciare qualcosa. Il segnale su pc è in ritardo di qualche secondo e vedo gli ultimi attimi del gol di Lerager. Ema nelle mie braccia si sta quasi per addormentare e non posso nemmeno esultare, ma va bene così.<br />
May capisce il momento, prende il pc e lo mette sul comò in modo che possa seguire la partita. I minuti passano lenti, la sensazione è che la beffa stia per arrivare, anche perché a Lecce il risultato è oramai deciso.<br />
<br />
E non mi accorgo che Ema si è addormentato. May mi dice di metterlo nel lettino, ma no, finchè non è finita non lo mollo!<br />
Arriva il recupero, il tackle di Goldaniga e la parata di Perin. Ed è finita!<br />
Do un bacio in fronte al piccolo e lo poso lentamente tra le coperte. E mi rendo conto che per lui in venti mesi di vita è il primo derby vinto. Leo, tra le braccia della mamma, è più fortunato. Lui ha dovuto aspettare solo dieci giorni.<br />
<br />
Lascio tutti a dormire a vado in cucina ad aprirmi una birra gelata. Domani si va al mare.<br />
<br />
<br /></div>
fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-69936073332064993252020-07-22T20:49:00.002+02:002020-07-22T20:49:53.030+02:00Saga - di Brian K. Vaughan e Fiona Staples<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://static.lafeltrinelli.it/static/frontside/xxl/956/3844956_243074.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="735" data-original-width="500" height="320" src="https://static.lafeltrinelli.it/static/frontside/xxl/956/3844956_243074.jpg" width="217" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<b>Brian K. Vaughan</b> è uno sceneggiatore che si è fatto notare nei primi anni duemila con una serie Vertigo dal presupposto originale e curioso. In "<b>Y, the last man</b>" un ragazzo, in seguito ad un misterioso incidente, rimane l'unico essere di sesso maschile di tutto il pianeta. La serie ebbe un notevole successo e mise in mostra le caratteristiche della sua scrittura: dialoghi brillanti e ironici, una poetica sottile e notevole abilità nel creare suspance e colpi di scena.<br />
Poi tanti anni dietro a serie televisive del calibro di "<b>Lost</b>" lo hanno parzialmente tenuto lontano dal mondo del fumetto.<br />
<br />
Fino al 2012, quando per la Image pubblica il primo albo di questa nuova serie che subito riaccende l'attenzione sul suo lavoro.<br />
La storia è una variante della classica e splendida "Romeo e Giulietta". Due mondi in guerra che si odiano a morte. Due innamorati che lottano contro tutto e tutti per difendere la loro scelta e il frutto del loro amore. Un gruppo di persone che fa di tutto per distruggerli nella maniera più crudele possibile. L'ambientazione è una fantascienza/fantasy alla Star Wars, ricca di mondi stravaganti e di razze incredibili.<br />
La serie parte piano, ma già dopo pochi episodi si capisce che le sorprese non mancheranno. Tante saranno infatti le sorprese e, quando la situazione sembrerà aver preso una buona piega, il destino colpirà duramente. Nessuno è al sicuro e molte saranno le morti raccontate nei 54 albi in cui è stata per ora raccontata.<br />
I disegni sono di Fiona Staples, giovane autrice dal tratto particolarmente elegante e bravissima nell'assecondare la fantasia dello sceneggiatore. E che, al contrario di molti suoi colleghi coetanei, riesce ad essere particolarmente prolifica (anche se in questo è aiutata dal fatto di dover realizzare solamente i personaggi con gli sfondi che sono aggiunti in fase di colorazione).<br />
<br />
Come detto la serie è attualmente sospesa con il numero 54. I due autori si sono presi un periodo di pausa per realizzare altre cose e ricaricare le pile. Ma la storia che hanno iniziato sembra essere ancora lontana dalla conclusione e l'universo che hanno creato in gran parte ancora da scoprire.<br />
<br />
L'edizione italiana è curata dalla <b>Bao Publishing</b>. Raccolta prima in nove albi brossurati e successivamente in tre volumi cartonati. <br />
<br />
<b style="background-color: white; color: #333333; font-family: georgia, serif; font-size: 13px;">Saga 1/9</b><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;"> - Bao Publishing</span><br />
<br style="background-color: white; color: #333333; font-family: georgia, serif; font-size: 13px;" />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;">Testi: <b>Brian K. Vaghan</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;">Disegni: <b>Fiona Staples</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;">Brossurato, 152 pagine, colori</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;">14 euro (ognuno)</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;"><br /></span>
<b style="background-color: white; color: #333333; font-family: georgia, serif; font-size: 13px;">Saga Deluxe 1/3</b><br />
<br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;">Cartonato, 502 pagine, colori</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;"></span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;">35 euro (ognuno)</span><br />
<br />
<br /></div>
fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-78681481184903666232020-07-20T21:32:00.002+02:002020-07-20T21:32:43.868+02:00Linus di Igort<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.fumettologica.it/wp-content/uploads/2018/04/igort-linus-spiegelman-670x882.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="608" height="320" src="https://www.fumettologica.it/wp-content/uploads/2018/04/igort-linus-spiegelman-670x882.jpg" width="243" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Mi piace l'idea della rivista. Ma solo da quando sono praticamente sparite dall'edicola.<br />
<br />
Ricordo di aver letto al liceo qualche numero di <b>Comic Art</b> attirato dalla pubblicazione di qualche storia di Dylan Dog o Nathan Never. Le tavole a colori di Corrado Roi e Claudio Castellini erano un richiamo troppo forte, ma non tanto da convincermi a continuare la lettura di quella o di altre riviste.<br />
Le trovavo forse troppo sofisticate o troppo poco accattivanti. E in genere pubblicavano un tipo di fumetto che non mi interessava.<br />
Ma le collane antologiche, soprattutto se accompagnate da redazionali e articoli di approfondimento erano per me una goduria. Tanto che per molto tempo seguii quella manga <b>Kappa Magazine</b> o l'americana <b>Star Magazine</b>.<br />
Poi ci fu il <b>Ken Parker Magazine</b>, sia nella versione auto prodotta che in quella più ricca realizzata dalla Sergio Bonelli Editore, che cerco di coniugare un personaggio di genere seriale con storie auto conclusive tradotte o realizzate appositamente.<br />
Con gli anni nacque il gusto anche per un fumetto diverso, più maturo, e la rivista divenne qualcosa da cercare. L'ultima che ricordo fu <b>Animals</b>, diretta da Laura Scarpa dove si potevano trovare Makkoz o Gipi.<br />
<br />
<b>Linus</b> non l'ho mai letto. Non so bene perché. Forse perché lo associavo solamente alle strisce o forse perché lo pensavo troppo politicamente schierato. Quando però ho saputo che la direzione sarebbe passata a Igort e che ci sarebbero state parecchie novità ho deciso di provarlo.<br />
Dopo più di due anni sono ancora qui.<br />
<br />
Non che fosse tutto perfetto. Soprattutto all'inizio c'erano delle cose che non capivo e che non mi piacevano. I fumetti di Windsor McCay sono troppo datati e poco adatti per una rivista, così come la pubblicazione di qualche strip.<br />
Col tempo le cose sono cambiate. Molte in meglio. Le strisce classiche si sono ridotte alle più belle, sostanzialmente i "Peanuts" e "Calvin & Hobbes", a cui si sono affiancate le più recenti "Perle ai porci". Presenze quasi fisse la bravissima Inkspinter e la sorprendente Fumettibrutti oltre che veterani come Paolo Bacilieri.<br />
<br />
La tendenza degli ultimi numeri è quella di volumi monografici dedicati a personaggi della cultura pop italiana e non. Alcuni come quello su Woody Allen sono stati molto belli, altri meno, a seconda dalla qualità dei redazionali.<br />
<br />
Ma prodotti come questi per rimanere vivi hanno bisogno di rinnovarsi continuamente ed è quindi prevedibile che nel prossimo futuro ci saranno nuovi cambiamenti. Non tutto mi piacerà, ne sono sicuro, ma è nella loro natura avere al loro interno tanti sapori, alcuni sgradevoli.<br />
<br /></div>
fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-59150040171590459052020-07-19T17:32:00.000+02:002020-07-19T17:32:39.616+02:00La fattoria degli animali - di George Orwell<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.librimondadori.it/content/uploads/2016/06/978880466792HIG.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="516" height="320" src="https://www.librimondadori.it/content/uploads/2016/06/978880466792HIG.JPG" width="206" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
Dieci libri (5 di 10)</div>
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<br /></div>
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Dovrebbe essere stato alla fine del liceo o più probabilmente l'inizio dell'università.</div>
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<br /></div>
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Avevo già letto "1984", ma non mi era piaciuto tantissimo. Troppo cupo, troppo pessimista. Ne capivo l'importanza artistica e il profondo messaggio messo sotto metafora, ma non mi colpi come pensavo avrebbe fatto. Forse non lo lessi nel momento giusto, o più semplicemente non andava a toccare le corde giuste.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Questo mi fu consigliato da un'amica e lo presi in prestito in libreria. E il risultato fu totalmente diretto.</div>
<div style="text-align: left;">
So e sapevo che si trattava di un racconto sotto forma di favola della Rivoluzione Russa e delle lotte di potere che ci furono nella nascente Unione Sovietica, ma trovavo che qui la metafora fosse più sottile e che andasse a parlare della natura umana in maniera più intelligente e universale.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
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Da Esopo in poi le favole hanno saputo raccontare l'animo umano in maniera chiara ed evidente i vizi e le debolezze degli uomini, e questo romanzo non fa eccezione.</div>
<div style="text-align: left;">
Il cinismo e l'ironia con cui viene mostrato il tentativo di creare un mondo nuovo e la sua caduta hanno aperto una finestra sul mondo. Il modo in cui, in maniera quasi ineluttabile, si ricade negli stessi errori mi ha aiutato a capire che non è facile cambiare il mondo, forse non è neppure possibile, ma che non è difficile vedere come si comporta chi vuole il potere e come si comporta una volta ottenuto. </div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Ho poi acquistato il libro e, caso molto raro, mi è capitato di rileggerlo più volte. Illuminante. E quantomai attuale.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
Puntate precedenti:<br />
1 di 10: <a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3592643839567684589#editor/target=post;postID=6985808822367408889;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=27;src=postname">Il Conte di Montecristo</a>, di Alexandre Dumas<br />
2 di 10: <a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3592643839567684589#editor/target=post;postID=6909628559308573280;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=18;src=postname">It</a>, di Stephen King<br />
3 di 10: <a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3592643839567684589#editor/target=post;postID=2364352619155017921;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=12;src=postname">Le catene di Eymerich</a>, di Valerio Evangelisti<br />
4 di 10: <a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3592643839567684589#editor/target=post;postID=6806267961702755645;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=6;src=postname">Il pendolo di Faucault</a>, di Umberto Eco</div>
fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-48071863931723100092020-07-18T15:23:00.003+02:002020-07-18T15:23:38.426+02:00Leonardo, l'ombra della congiura - di Giuseppe De Nardo e Antonio Lucchi<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://shop.sergiobonelli.it/resizer/-1/-1/true/1591368084400.png--.png?1591368084000" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="606" height="320" src="https://shop.sergiobonelli.it/resizer/-1/-1/true/1591368084400.png--.png?1591368084000" width="242" /></a></div>
<br />
C'è tutto un genere letterario in cui personaggi storici famosi vengono presi e, rispettandone più o meno le caratteristiche fondamentali, inseriti all'interno di trame di fantasia. Spesso sono gialli, spesso le storie vengono inserite all'interno di periodi della loro biografia poco nitidi, ma altre volte si da libero sfogo alla fantasia e li vediamo muoversi all'interno di trame sfrenate e assurde.<br />
<br />
Non sono un grande appassionato di questo genere di storie. Se in un romanzo c'è un personaggio storico famoso mi piace che si muova e dica cose reali, e che la parte di fantasia riguardi altri creati appositamente. Ma accetto che esistano e comprendo che, nelle mani giuste, possano offrire una miriade di spunti interessanti.<br />
<br />
Il settimo albo Speciale della collana antologica <b>Le Storie</b>, tenta questo gioco con uno degli uomini italiani in assoluto più famosi nel mondo: Leonardo Da Vinci. Il gioco è facile perchè la vita del pittore, inventore, scienziato e mille altre cose è tanto ricca di spunti da riempire mille volumi. Se ne accorsero tra gli altri <b>Alfredo Castelli</b> su Martin Mystère e <b>Jonathan Hickman</b> quando decise di dare un passato allo SHIELD di casa Marvel.<br />
<br />
<b>Giuseppe De Nardo</b> è uno sceneggiatore dalla carriera oramai lunga che si è districata in gran parte su Dylan Dog. Nella primo albo della stessa collana tentò lo stesso esperimento con un altro grande artista italiano dalla vita travagliata, Caravaggio, e anche in quel caso il risultato fu intrigante.<br />
Qui, sfruttando l'intuito, l'intelligenza e le conoscenze scientifiche di Leonardo, costruisce una trama gialla in cui il nostro si trova a scoprire chi abbia ucciso un suo amico, rifugiato a Milano dopo essere risultato coinvolto nella "Congiura dei Pazzi" a Firenze.<br />
La storia è divertente, non particolarmente articolata, ma portata avanti con maestria. In particolare lo sceneggiatore riesce ad inquadrare il momento storico e politico con poche ma chiare note. Il ritmo è buono, tutti i personaggi riescono a trovare un loro spazio e il protagonista viene caratterizzato anche attraverso le sue opere.<br />
<br />
La parte del leone la fa però il disegnatore <b>Antonio Lucchi</b>. Fumettista e illustratore sono mestieri diversi. Chi riesce ad essere entrambi è merce rara. Già visto all'opera con la stessa tecnica su un precedente albo scritto da Gianfranco Manfredi, Lucchi riesce nel difficile compito di coniugare una affascinante tecnica pittorica con il dinamismo e la capacità di raccontare che un fumetto richiede. E ad inventarsi un ottimo sistema per staccare le parti in diretta dai flashback.<br />
Il suo lavoro è tanto accurato da risultare forse penalizzato dal formato che riduce troppo i disegni e fa perdere qualche particolare.<br />
In questo caso, più che in altri, è il caso di dire che la versione in volume cartonato con dimensioni maggiori aiuta ad apprezzare di più questa storia.<br />
<br />
<b style="background-color: white; color: #333333; font-family: georgia, serif; font-size: 13px;">Leonardo, l'ombra della congiura, </b><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: georgia, serif; font-size: 13px;">Le Storie Speciale </span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;">7 - Sergio Bonelli Editore</span><br />
<br style="background-color: white; color: #333333; font-family: georgia, serif; font-size: 13px;" />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;">Copertina: <b>Aldo Di Gennaro</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;">Soggetto e sceneggiature: <b>Giuseppe De Nardo</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;">Disegni e colori: <b>Antonio Lucchi</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;">Brossurato, 128 pagine, colori</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;">6,9 euro</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;"><br /></span><span style="color: #333333; font-family: "georgia" , serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13px;">La storia è stata anche proposta in un volume cartonato da libreria.</span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "georgia" , serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13px;"><br /></span></span><span style="color: #333333; font-family: "georgia" , serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13px;"><b>Leonardo, l'ombra della congiura</b></span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "georgia" , serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13px;"><b><br /></b></span></span><span style="color: #333333; font-family: "georgia" , serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13px;">Copertina: <b>Antonio Lucchi</b></span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "georgia" , serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13px;">Cartonato, a colori</span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "georgia" , serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13px;">24 euro</span></span></div>
fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-21399619859548274162020-07-17T21:40:00.003+02:002020-07-17T21:42:23.545+02:00How I meet your mother<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<br /></div>
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<a href="https://miro.medium.com/max/3200/1*NwthyMSOHc8vi0wBLfcakA.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" height="240" src="https://miro.medium.com/max/3200/1*NwthyMSOHc8vi0wBLfcakA.jpeg" width="320" /></a></div>
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<br /></div>
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Si, probabilmente è la mia sit-com preferita di sempre. Anche se ho potuto vederla integralmente solo recentemente grazie alla magia dello streaming.<br />
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I motivi di questo amore penso siano comuni a quelli di tanti altri. Una scrittura eccellente, un umorismo sottile e coinvolgente, i cambi di registro con diversi momenti emotivamente molto intensi, i continui giochi interni con spostamenti temporali avanti e indietro che fanno apparire tutta la lunga opera come un unico. E una recitazioni in alcuni casi veramente eccellente. Dietro la scrittura mi piace trovare la mano di <b>Joe Kelly</b>, uno sceneggiatore di comics che ho sempre trovato molto brillante e intelligente.<br />
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Costruita su una struttura molto simile a quella di un'altra serie simbolo come "Friends" (stesso rapporto tra i personaggi, stessi temi trattati, in alcuni casi le stesse frasi) è riuscita velocemente ad eguagliarne il successo. Un gruppo di amici a New York con la paura di crescere, gli amori, le delusioni e sullo sfondo il mistero dell'identità della donna che da il titolo alla serie.<br />
A fare la differenza sono le meccaniche interne, i giochi narrativi, i continui rimandi a episodi precedenti (o successivi).<br />
<br />
Il finale non è piaciuto. Tra i tanti commenti negativi segnalo quello bellissimo di <a href="https://www.youtube.com/watch?v=SnDFNkiezzM">Yotobi</a>.<br />
Anche io ho trovato che alla fine qualcosa stonasse. Eppure era chiaro che la struttura della serie era quella e che tutto andava in quella direzione.<br />
Cosa c'è quindi che non andava?<br />
Non andava che non fosse previsto che la costruzione e lo sviluppo della storia d'amore tra Robin e Barney fosse così perfetta e appassionante che alla fine tutti andassero a tifare per loro. Che il povero Ted da protagonista fosse diventato un comprimario neppure troppo simpatico. E che quel giochino che era stato pensato ad inizio serie dopo tanti anni non funzionasse più per come si era sviluppata la storia.<br />
Quell'ultimo episodio lascia in effetti l'amaro in bocca. La facilità e la velocità con cui vengono smontate decine di ore di crescita di alcuni dei protagonisti fa venire quasi rabbia. Forse sviluppare quel passaggio narrativo su più episodi, dargli un respiro più ampio o almeno dare loro un'uscita di scena più appagante per gli spettatori avrebbe aiutato a capire meglio questo finale.<br />
<br />
O semplicemente capire che la vita non è una favola con lieto fine e accettare che i personaggi dopo un certo periodo acquistano una vita loro e che riportarli nel ruolo che avevi pensato per loro può essere difficile. O impossibile.</div>
fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-87771854065836208762020-07-16T09:50:00.000+02:002020-07-17T17:25:29.455+02:00Il confine 3, Gli eroi non piangono - di Uzzeo, Masi e Ambrosini <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://shop.sergiobonelli.it/resizer/-1/-1/true/1571144074800.jpg--.jpg?1571144075000" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="608" height="320" src="https://shop.sergiobonelli.it/resizer/-1/-1/true/1571144074800.jpg--.jpg?1571144075000" width="243" /></a></div>
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Terzo episodio del mistery firmato da <b>Mauro Uzzeo</b> e <b>Giovanni Masi</b> per Sergio Bonelli Editore.<br />
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Momento di rottura. La ricerca dei dodici studenti scomparsi viene interrotta e due terzi del volume raccontano un flashback ambientato nelle stesse montagne, ma durante le fasi conclusive della prima guerra mondiale. Un gruppo di soldati sulla strada di ritorno a casa vengono accolti da una piccola comunità montana. L'avidità e un fatto di sangue scatenano una dura reazioni e fanno capire che ci sono segreti che è meglio non svelare. Segreti, a quanto pare, di natura soprannaturale.<br />
Lo spostamento temporale aumenta la sensazione di pericolo e da un passato ad un personaggio nei precedenti episodi appena accennato, ma evidentemente destinato ad avere un ruolo importante nello sviluppo della saga.<br />
Nell'ultima parte del volume ritorniamo nel presente e vediamo degli sviluppi che nei volumi successivi dovrebbero portare a degli sviluppi importanti. O, almeno, lo spero. La sensazione che siamo ancora alle prese con un lungo preambolo, che il vero cuore di questo mistero sia ancora lontano dall'essere mostrato. Il dubbio è che con una struttura come questa in volumi da libreria è che non troppi avranno la pazienza di aspettare.<br />
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Ai disegni di questo albo c'è <b>Carlo Ambrosini</b>, reso celebre dalla lunghissima collaborazione su <b>Dylan Dog</b>, ma con una lunga esperienza anche come autore completo con <b>Napoleone</b> e <b>Jan Dix</b>. Il suo tratto sporco riesce rendere meravigliosamente le atmosfere della campagna post-bellica, l'ambiente rurale ma anche la sensualità e la malizia. Nella parte ambientata nel presente il suo stile molto particolare stride forse con quello degli autori che lo hanno preceduto, con i personaggi principali non immediatamente riconoscibili.<br />
<br />
La cura dell'albo è come sempre impeccabile fin nei minimi dettagli, la SBE da questo punto di vista ha oramai raggiunto dei livelli molto alti. Molto interessante la parte redazionale che offre importanti spunti e, tra le righe, concorre ad aumentare la curiosità.<br />
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<div class="tag_4 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; color: #404040; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;">
<span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><b>Il Confine 3</b></span><span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">, Gli eroi non piangono - Sergio Bonelli Editore</span></div>
<div class="tag_4 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; color: #404040; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;">
<span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></span></div>
<div class="tag_4 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; color: #404040; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;">
<span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Soggetto e Sceneggiatura:</span> <span class="valore" data-tag_value="Mauro Uzzeo, Giovanni Masi" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Mauro Uzzeo, Giovanni Masi</span></div>
<div class="tag_6 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;">
<span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: #404040; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Disegni:</span><span style="color: #404040;"> </span><b>Carlo Ambrosini</b></div>
<div class="tag_7 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; color: #404040; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;">
<span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Copertina:</span> <span class="valore" data-tag_value="Lorenzo LRNZ Ceccotti" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lorenzo LRNZ Ceccotti</span></div>
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<div class="tag_59 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; color: #404040; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: inherit; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 749.99px;">
</div>
<div style="text-align: left;">
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<div class="tag_59 vc_tag" style="background-color: white; border: 0px; box-sizing: border-box; clear: left; display: inline-block; float: left; font-family: roboto, helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; font-style: normal; letter-spacing: normal; line-height: inherit; padding: 0px; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; vertical-align: baseline; white-space: normal; width: 749.99px; word-spacing: 0px;">
<div style="margin: 0px;">
<div style="color: #404040; font-weight: 400;">
<span class="nome" style="border: 0px; box-sizing: border-box; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Colori:</span> <span class="valore" data-tag_value="Adele Matera" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Adele Matera</span></div>
<div style="color: #404040; font-weight: 400;">
<span class="valore" data-tag_value="Adele Matera" style="border: 0px; box-sizing: border-box; color: black; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: bold; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></span></div>
Puntate precedenti:<br />
<span style="background-color: transparent;">- </span><a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3592643839567684589#editor/target=post;postID=6613797943459270845;onPublishedMenu=overviewstats;onClosedMenu=overviewstats;postNum=35;src=postname" style="background-color: transparent;">Il Confine 1-2</a><br />
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</div>
</div>
fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3592643839567684589.post-29074923698025280112020-07-14T18:11:00.003+02:002020-07-14T18:11:36.610+02:00Tex Willer, Vivo o morto! - di Mauro Boselli e Roberto De Angelis<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.fumettologica.it/wp-content/uploads/2018/11/tex-willer-1-670x884.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="606" height="320" src="https://www.fumettologica.it/wp-content/uploads/2018/11/tex-willer-1-670x884.jpg" width="242" /></a></div>
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La serie più bella, coinvolgente e appassionante che si può trovare in edicola oggi ha meno di due anni di vita, ma è vecchia di oltre settanta.<br />
<br />
Il successo di Tex ha raggiunto oramai, per durata e intensità, dimensioni mitiche. La sua serie regolare da decenni è per distacco la serie più venduta in Italia e lui è uno dei personaggi italiani più conosciuti nel mondo. Le sue storie hanno un sapore sempre riconoscibile. Il protagonista forte e invincibile, nel pieno della sua maturità, dall'intelligenza acuta e da un profondo e inarrestabile senso di giustizia. Una spalla più o meno fissa e tanta avventura, realizzata dai migliori autori presenti sulla piazza.<br />
<br />
Una formula che si ripete mese dopo mese e che ha ritrovato negli ultimi anni una nuova vitalità sotto la sapiente cura di <b>Mauro Boselli</b>. Sceneggiatore molto prolifico e già mente dietro uno dei periodi più vivi di <b>Zagor</b>, da quando è diventato curatore di Tex ha rimesso a posto alcune caratteristiche che negli anni si erano perse e imbastito alcune saghe che si sono sviluppate negli anni. Ma sempre mantenendo la struttura di base della serie.<br />
<br />
Un paio d'anni fa però ha avuto l'intuizione di andare a rileggersi le primissime storie di Tex, storie in cui il personaggio non era ancora quello che conosciamo, storie in cui era giovane inesperto e ingiustamente ricercato dalla legge.<br />
Questo giovane Tex era già apparso nel Texone "Il magnifico fuorilegge" disegnato da <b>Stefano Andreucci</b> e forse proprio da lì nasce l'idea di esplorare quel periodo della vita del protagonista, un periodo ricco di spunti narrativi poco sfruttati.<br />
<br />
Il risultato è una nuova serie regolare, <b>Tex Willer</b>, e il risultato è eccezionale.<br />
In questa serie il protagonista è lo stesso, riconoscibile nelle sue caratteristiche fondamentali, ma allo stesso tempo diverso e inedito. Diverso è il ritmo, diversa la struttura narrativa con un personaggio senza spalla fissa che si affianca di volta in volta a comprimari diversi, diverso è il periodo storico con un west più selvaggio. Le storie si snodano tra la pieghe dei primissimi albi pubblicati nel lontano 1948, spiegandone alcuni passaggi, limandone le ingenuità e inserendo degli elementi nuovi.<br />
<b><br /></b>
Il primo ciclo narrativo occupa i primi cinque albi e vede il nostro eroe alle prese con un gruppo di cacciatori di taglie ed un tesoro nascosto. Boselli ritrova l'entusiasmo dei tempi migliori e produce alcune delle sue pagine più belle inserendo in ogni albo un gran numero di colpi di scena, aiutato dal numero minore numero di pagine di questa collana rispetto a quella storica che impone una maggiore densità di avvenimenti.<br />
Ai disegni viene coinvolto <b>Roberto De Angelis</b>. Proveniente dal futuro tecnologico di Nathan Never, aveva già incrociato la sua strada con Tex in un albo gigante non riuscitissimo. In questa storia sorprende tutti con un west sporco e nervoso particolarmente moderno e accattivante.<br />
<br />
I successivi archi narrativi, di cui parlerò in seguito, confermano la bontà della scelta. E ogni mese è questa la testata che aspetto con più ansia.<br />
<br />
<b style="background-color: white; color: #333333; font-family: georgia, serif; font-size: 13px;">Tex Willer,</b><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;"> 1/5 - Sergio Bonelli Editore</span><br />
<br style="background-color: white; color: #333333; font-family: georgia, serif; font-size: 13px;" />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;">Copertine: <b>Maurizio Dotti</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;">Soggetto e sceneggiature: <b>Mauro Boselli</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;">Disegni: <b>Roberto De Angelis</b></span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;">Brossurato, 64 pagine, bianco e nero</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;">3,2 euro (ognuno)</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;"><br /></span><span style="color: #333333; font-family: "georgia" , serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13px;">La storia è stata anche proposta in un volume cartonato da libreria.</span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "georgia" , serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13px;"><br /></span></span><span style="color: #333333; font-family: georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13px;"><b>Tex Willer, vivo o morto!</b></span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "georgia" , serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13px;"><b><br /></b></span></span><span style="color: #333333; font-family: georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13px;">Copertina: <b>Massimo Carnevale</b></span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13px;">Cartonato, a colori</span></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 13px;">26 euro</span></span></div>
fedehttp://www.blogger.com/profile/12893330247620136443noreply@blogger.com2