30 no more


La terra ha fatto un altro giro attorno alla terra da quando mamma Mirella ha deciso di mettermi al mondo.


E' il trentunesimo e chiude un anno che dire tragico e' dire poco. Iniziato subito dopo l'infelice trasferta catalana (l'inizio della fine) con tutto quello che ne e' conseguito, e' andata avanti con il Full Metal Jacket torinese per concludersi ieri sera con l'incidente con messenger e una multa per divieto di sosta.


(si, lo so, e' stato anche l'anno della Serie A, ma perche' non riesco a farmelo bastare?)


Il momento piu' brutto e degradante una domenica di inizio novembre a Lucca, quello piu' bello un lunedi' primaverile a Siena. Perche' la Toscana sia una costante di questo percorso e' una cosa che non riesco a spiegarmi.

Un anno che non mi manchera' e che mi lascia come ricordo l'impressione che una fase della mia vita si stia dolorosamente concludendo.

Il futuro rimane un'incognita e lo aspetto senza farmi troppe domande e pronto ad accogliere tutto il bello e affrontare tutto il brutto.

Un grazie enorme va a tutti quelli che oggi si fatti sentire in qualche modo, dai messaggi in piena notte alle telefonate serali. Sono cose che quando sei lontano assumono un valore enorme.

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