L'amico e'

http://http://www.youtube.com/watch?v=UJUJC9A5HXE

La continuity e' una brutta bestia.

Comunque succede che l'editore Blu Danubio litiga di brutto con l'editore Blu Elettrico e il primo per ripicca chiama i suoi tre autori di punta, Celeste, Rosso e Turchese, e senza tanti giri di parola dice "Se lavorate con Blu Elettrico non potete lavorare con me".

La storia e' semplificata, per renderla piu' chiara dovrei mettere cento link e sicuramente ne dimenticherei qualche passaggio. Ma in sintesi e' questa.

Parentesi. Si, parlo di fumetti, di quelle cose di cui parlano sempre i trentenni disadattati, ma e' solo per fare intavolare il discorso.
Chiusa parentesi.

I tre accettano, la faccenda diventa pubblica, e sono costretti a giustificarsi. E tra le motivazioni esce fuori l'amicizia e un discorso suona piu' o meno come "se un amico mi chiede un favore io glielo faccio anche se so che sta sbagliando".

Io in queste cose sono un fondamentalista. Salgo subito sulle barricate e prendo decisioni drastiche e autolesioniste. Per quanto mi riguarda il terzo volume di quel personaggio anni 90 puo' anche aspettare e la riproposta di quel vecchio personaggio argentino prima o poi la fara' qualcun altro.

Chiusa la parentesi editoriale il pensiero vaga e arriva a quelle personali. Perche' e' facile fare i puristi quando le cose non ci riguardano, meno quando siamo parte in causa.
Qualche mese fa mi sono trovato in una situazione simile. Non in quella di dover scegliere con chi stare, ma in una delle due posizioni tra cui scegliere.
Oggi la questione e' chiusa, non sono uno che porta rancore a lungo (e poi non vorrei che sembrasse che sia una fissazione), pero' mi ha detto molto sulle persone, su come non si facciano poi tanti scrupoli.

Piu' recentemente un amico ha fatto una cazzata, una grande cazzata e si e' messo una brutta posizione. Mi ha chiesto una mano e senza pensarci l'ho subito fatto. Non una giustificazione, non un "sei mio amico e ti do ragione anche se hai sbagliato", ma un "so che hai sbagliato e ti do una mano per rialzarti".
O almeno ci ho provato. Mi e' venuto piu' volte il dubbio di non essere stato chiaro o deciso.
Ma anche che non fosse questo quello che mi veniva chiesto.

Purtroppo in queste cose sono poco acondiscendente e spero sempre che questo mio modo di fare venga capito.

Quando sono partito per Brindisi mio padre mi ha detto: " Cerca sempre di essere corretto, perche' con la correttezza vai dove vuoi".

Sbagliava.

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