
Non sono scaramantico.
E nei giorni precedenti a Genoa-Napoli, pregustando gia' l'apoteosi, avevo progettato di dedicare tutta una settimana a tema per festeggiare come si deve.
Poi il flusso dei pensieri ha preso il suo corso e i miei buoni propositi sono andati a meretrici.
Questo pero' lo voglio recuperare.
L'idea del libro mi era piaciuta fin da subito e spinto senza remore alla lettura.
In pratica l'autore e' un avvocato genovese che, come tanti, vive e lavora a Milano. Un giorno la figlia di sei anni al ritorno da scuola, con tutta l'ingenuita' della sua eta', gli chiede a bruciapelo: "I miei amici sono tutti milanisti o interisti. Perche' noi siamo genoani?"
La risposta e' questo libello, divertente e intelligente.
Intelligente perche' con la scusa del pallone approfitta per parlare di cinquant'anni di storia di Genova, intervallando avvenimenti calcistici a fatti storici e sociali. Il dopoguerra, il boom economico, gli anni di piombo, il declino industriale... tanto Genoa, ma anche tanta Genova in quelle pagine!
Divertente perche' non commette l'errore di Nick Hornby e del suo terribile "Febbre a 90", libro per certi versi molto simile, ma che si dilunga troppo fino a diventare terribilmente noioso.
Prima o poi forse riusciro' a capire perche' questo tifoso dei Gunners e' diventato cosi' famoso e a sfornare un bestseller dietro l'altro. Bah!
Comunque anche se non ho nessuna Rebecca a cui dedicarlo, li' c'e' scritto anche perche' IO sono genoano :)
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