Per chi come me è nato negli anni settanta, quella di Chernobyl fu la prima tragedia globale vissuta in tempo reale. Certo, ne capivamo poco il contesto in cui era inserita, ma la preoccupazione che prendeva tutti era palpabile. Eravamo in un periodo non ancora news 24 su 24 e i social media ancora molto lontani, ma sapevamo tutti, anche noi che eravamo poco più che bambini che c'era qualcosa di grosso che non andava.
Qualche anno più tardi, da adolescenti vivemmo con più passione e consapevolezza la caduta dei regimi comunisti. Senza sapere che i due fatti erano collegati e che, come si seppe solo dopo, senza il primo non ci sarebbe stato il secondo, o comunque non in tempi così rapidi.
Con il passare del tempo i dettagli sfumarono, si sapeva che quello fu uno di quei momenti la storia cambiò, ma sempre più relegato nei ricordi, un incidente accaduto in un mondo che non esiste più.
HBO realizza questa miniserie TV nel 2019. Non è la prima volta che si racconta questa storia, ma in questo caso diventa un mini evento. Quello che fa la differenza è che quello che viene presentato non è uno sterile documentario con una accuratissima ricostruzione storica, ma una storia vera raccontata come un moderno prodotto di fiction.
La serie viene infatti strutturata come un giallo. A partire dalla domanda che assilla tutti fin dal primo momento: perché il reattore è esploso, se fisicamente non avrebbe potuto farlo? E come in un giallo si procede. C'è in'indagine, le prove, le testimonianze vere e false, la ricostruzione dei fatti, fino alla scoperta della risposta, che viene spiegata di fronte a tutti i sospettati, come in un romanzo di Agatha Christie. Il tutto avvolto in un clima da tragedia imminente.
La ricostruzione è perfetta, le spiegazioni tecniche precise e chiare. Diversi passaggi sono emotivamente molto forti. Ci sono alcune semplificazioni, ma nessuna particolarmente importante, e tutte spiegate alla fine della serie.
Un ottimo prodotto, che merita di essere diventato un evento e di aver raccolto tutti i premi che ha ricevuto. E un ottimo modo per raccontare la Storia.
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