Crisi finale


Seguo la DC in Italia dal primo numero di Batman dell'edizione Glenat. Rivista strana, del tutto diverso da quello che si trovava in edicola in quegli anni, che mischiava le collane di un periodo comunque interessante del personaggio con quelle arcaiche degli anni 30. E che soprattutto con una serie di redazionali, in cui si parlava anche di politica, sembrava voler dare un tono adulto a tutto il progetto.

In seguito ci fu la morte di Superman della Play Press, orfana della Marvel, che apri la strada a una produzione sempre più massiccia. Il Flash di Mark Waid, forse la serie americana che ho più amato in assoluto. L'avvento dei volumi da libreria e poi il lento declino fino a quasi una chiusura.

Poi la svolta Planeta e, in continuità con questa, la RW Lion.

Un lungo percorso, a tratti molto accidentato, non privo di errori anche grossolani, ma che mi a permesso di seguire con continuità un mondo che ho sempre trovato affine più di altri.

Di pochi giorni fa il nuovo cambio di editore. Per molti la svolta decisiva. Ma dopo alcuni giorni di riflessione ho deciso che era il momento giusto per chiudere definitivamente questa parentesi.

Perchè?

Il primo motivo, il più importante, è la stanchezza. Il numero di testate che seguivo era alto, il tempo richiesto parecchio. E così finivo spesso per leggere velocemente per evitare di rimanere troppo indietro. Avrei potuto selezionare, ma la mia idea in questi casi è sempre stata "o tutto o niente".

C'è poi il modo in cui si dovrebbe proseguire. Gli spillati monografici non mi piacciono, troppo dispersivi e con un rapporto pagine/prezzo troppo svantaggioso (ne parlo dopo). Per uno come me che voleva seguire il più possibile gli antologici erano un giusto mezzo. Alla RW lamento non di averlo fatto, ma di aver casomai tenuto in piedi testate ad ogni costo. Flash e Wonder Woman avrebbero potuto essere dei mensili molto più coerenti dei quindicinali visti con dentro qualsiasi cosa.

Il prezzo, dicevo. Gli spillati sono diventati veramente troppo cari. Non faccio conti, ma per seguire quello che seguivo prima, probabilmente dovrei pagare il doppio. L'intento, neppure troppo velato, è quello di rendere più convenienti i volumi, ma per me la serialità è importante. Devo avere la possibilità di acquistare mese per mese. La nuova legge sull'editoria, con la limitazione degli sconti, poi non aiuta. Capisco le ragioni di chi l'ha voluta, ma per me che sono lettore quel 10% di differenza viene percepito come un ulteriore aumento. Tra l'altro per quel settore che più seguivo e che era esclusivo delle fumetterie, quelle che si voleva aiutare.

Evito di parlare dei problemi di spazio, comuni a tutti quelli che hanno questa passione.

Capitolo chiuso, quindi. Si va avanti più leggeri e ci si dedica ad altro. Con la sensazione che era una decisione comunque da prendere e che serviva questo scossone per prenderne consapevolezza. 

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