Le catene di Eymerich - di Valerio Evangelisti




Dieci libri (3 di 10)

Preso per caso in una edicola di non so dove durante una gita scolastica al liceo. Non ricordo per nulla il motivo per cui mi fermai a fare quell'acquisto, all'epoca non è che leggessi molti romanzi. Non avevo mai sentito parlare ne del personaggio ne tanto meno dell'autore. Forse mi colpì qualcosa del riassunto in quarta di copertina o forse semplicemente la noia e la ricerca di qualsiasi cosa da leggere durante il viaggio di ritorno.

Ricordo perfettamente la scossa che mi diede quella lettura. Il romanzo era presentato all'interno della collana Urania, ma si vedeva subito che la definizione di fantascientifico gli andava stretta. C'erano dentro tante cose, tutte bellissime per i miei occhi da adolescente. L'ambientazione storica, in particolare il sempre affascinante medievo, ma anche la seconda guerra mondiale e il futuro distopico. Il tutto raccontato con un ritmo e con un susseguirsi di colpi di scena che rendeva impossibile interrompere la lettura. 
E poi quel personaggio, l'inquisitore, che aveva un fascino magnetico. Che sembrava scrutarti attraverso le pagine del libro e che, anche se compiva azioni spesso riprovevoli, ti entrava dentro e ti spingeva a volerne sapere di più.

Per un certo periodo iniziai a seguire la collana Urania regolarmente, ma, una volta scoperto che c'erano altri romanzi dedicati ad Eymerich, mi concentrai solamente su quelli dedicati a lui. Il fascino del personaggio non colpì solo me, perché nel giro di pochi anni divenne un piccolo fenomeno editoriale (uscirono anche versioni a fumetti delle sue storie ed entrò nel cast della serie Lazarus Ledd) e il suo autore acquistò una certa fama.

In seguito ho letto anche altre opere realizzate da Valerio Evangelisti, apprezzandone in particolare il ciclo americano e quello dedicato ai pirati, e mi riprometto spesso di completarne tutta la produzione.

Puntate precedenti:
1 di 10: Il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas
2 di 10: It di Stephen King

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