Magic Patrol


Gli anni novanta furono un periodo piuttosto movimentato per il fumetto italiano e per la Sergio Bonelli Editore.
Il successo di Dylan Dog e la buona riuscita di Nathan Never crearono euforia e la naturale conseguenza fu la nascita di nuove testate.

Zona X è un prodotto particolare. Nasce come collana satellite di Martin Mystère, personaggio non di prima fascia, ma che in quegli anni vive un buon periodo di forma. In questo antologico, originariamente quadrimestrale, il biondo archeologo figura come presentatore di storie costruite su situazioni paradossali o su possibili mondi alternativi. Alfredo Castelli è molto abile nel pensare a questo tipo di storie e questa collana gli permettere di dare sfogo alla sua fantasia senza doversi preoccupare della coerenza interna della serie principale. I primi volumi presentano effettivamente dei piccoli gioielli, ma presto si scopre che produrre storie all'altezza delle premesse non è semplice. Vengono coinvolti autori che non capiscono bene lo spirito della collana e l'entusiasmo si spegne velocemente.

Serve una svolta. Ed è quello che avviene con il numero 10. Federico Memola prende il controllo della testata e la rivoluziona. Viene rinfrescata la grafica, la periodicità diventa prima bimestrale e poi mensile e soprattutto ne viene cambiato lo spirito. Non più storie autoconclusive, ma miniserie che si alternano.

La prima ad essere presentata si intitola Magic Patrol ed è collegata al mondo di Martin Mystère. Negli anni abbiamo conosciuto la misteriosa base di Altrove, un edificio governativo che studia i fatti inspiegabili e impossibili. La miniserie racconta di un gruppo di ragazzi con superpoteri che ha le funzioni di unità operativa della base nella lotta che la contrappone agli "Uomini in nero".
Il gruppo è strutturato come un vero e proprio gruppo di supereroi, una sorta di X-men, e ne riproduce le stesse dinamiche. Le storie vengono raccontate in modo fresco e dinamico da Memola, supportato da Vincenzo Beretta e Stefano Vietti, con i disegni di alcuni ottimi professionisti tra cui spicca un ispiratissimo Giancarlo Alessandrini. Gli episodi sono autoconclusivi, ma portano avanti alcune trame orizzontali che riguardano i singoli personaggi e i loro rapporti.

Il destino della serie è collegato a quello della collana che la ospita.
Quando si decide che una seconda ondata di miniserie (le future Napoleone, Dampyr e Jonathan Steele) meritano una vita autonoma, per Zona X non c'è più posto e le serie ospitate vengono chiuse in rapida successione.

Di Magic Patrol rimangono sedici episodi di buone, e in alcuni casi ottime, storie che mostrano come potesse essere affrontato il genere supereroistico anche in Italia. Forse troppo in anticipo sui tempi. Ed è forse anche per questo che le sue prime cinque storie vengono riproposte in questi giorni in due volumi.

Dopo venticinque anni meritano di essere riscoperte e chissà che questo momento particolarmente felice per il genere non possa offrir loro una seconda opportunità.

Magic Patrol - 2 albi - Sergio Bonelli Editore

Copertine: Rosario Raho
Soggetto e sceneggiature: Federico Memola, Vincenzo Beretta, Stefano Vietti
Disegni: Gino Vercelli, Giancarlo Alessandrini, Roberto Zaghi, Alberto Gennari
Brossurato, 288 pagine, bianco e nero
7,9 euro (ognuno)

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