No, non e' la storia misteriosa di una spia medioevale, magari di orgini giapponesi, anche se e' comunque realizzata da un collettivo.
Il tempo passa e dovrebbe essere piu' facile riuscirne a parlarne. A spiegarsi. Ma cosi' non e'. La ferita rimane aperta e qualche volta fa male anche se non cambia il tempo.
La cosa curiosa e' che, nonostante io solitamente sia sempre pieno di dubbi o di sensi di colpa, in questo caso mi senta molto sereno. E' stata una decisione dura, fatta d'istinto e quasi con stizza, ma a posteriori mi sono reso conto che non avevo molte altre scelte.
La situazione era intollerabile e andava avanti immutata da troppo tempo per pensare che potesse cambiare.
E questo soprattutto dopo aver fatto un ultimo disperato tentativo. Avevo messo tante speranze in quel gesto e averlo visto naufragare da una parte mi ha profondamente amareggiato ma mi ha anche dato la tranquillita' di averci comunque provato. E' andata male, ma ci ho provato.
Nessun rimpianto.
Ma fa male lo stesso.
(...continua...)
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