Esperanto




Panico.

Negli occhi di Sergio quando si presentarono Pavel, Michel a Jacek.

Non sto ad entrare nei dettagli perche' sarebbe estremamente noioso, ma il lavoro sul Vapore non e' per nulla ripetitivo, ogni giorno c'e' qualcosa di nuovo da fare, problemi da affrontare, soluzioni da inventare.

E nel gruppetto di lavoro che si crea ogni volta e' fondamentale riuscire a comunicare. Devi farlo.

Anche se ti mandano tre polacchi.

Perche' i polacchi hanno il grosso difetto di parlare il polacco. E se parlano SOLO il polacco questo difetto diventa un problema enorme per tutti!

Sergio la prese male, ma come sempre accade dovette farsene una ragione.

I primi giorni sono stati tragici, non si capiva quale fosse la qualifica dei tre, non si riusciva a capira cosa sapessero fare e come impiegarli. In ogni cosa occorreva seguirli e spesso si finiva per affibiargli i lavori piu' stupidi.

L'uomo pero' e' un animale sociale straordinario. Passano le settimane, settimane spalla a spalla, in cui si prova, si sbaglia, si impara, ci si conosce.

E si riesce a comunicare. All'inizio a gesti, o con l'aiuto di qualche disegnino, poi lentamente riuscendo a dare un nome a un oggetto, a uno strumento. Un nome che fosse comprensibile da tutti.

Dopo due mesi Stefania e' salita a quota 12000 ed e' rimasta stupita dal nostro linguaggio, una babele in cui si mischiano italiano, spagnolo e polacco. E una spruzzata di inglese che ci sta sempre bene!

Con il tempo abbiamo imparato a conoscerci e abbiamo parlato di tutto. Delle loro famiglie, delle loro citta', di dove hanno lavorato e di dove lavoreranno. E di calcio, perche' tutto il mondo e' paese. E di mille altre cose.

Ho imparato che Pavel e' il piu' timido, ma anche il piu' preparato tecnicamente. Sabato e' arrivata sua moglie, ed era emozionato come se fosse il primo appuntamento.

Michel e' bravo nei lavori grossolani e burbero come pochi, un paio di volte credo proprio di averlo fatto arrabbiare di brutto. Ma si illumina quando parla dei nipotini.

Jacek e' il piu' divertente. Casinista come pochi, abbiamo imparato presto a tenerlo lontano da tutte le cose piu' delicate. Quando arrivava rosso come un peperone e con l'aria imbarazzatissima, sapevamo che ne aveva combinata una nuova e il suo "Frederik... problema!" e' oramai diventato un tormentone.

Il Vapore pero' e' crudele e cosi' come crea legami, cosi' li distrugge senza pieta'.

Jacek doveva partire definitivamente per la Polonia mercoledi', ma all'ultimo momento gli hanno anticipato la partenza e sabato ha salutato tutti.

Io ero a Genova e l'ho saputo solo oggi.

Dowidzenia, Jacek!

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