Santificare le feste

Domenica di lavoro.

Domenica in cantiere.

E' già successo, non è una novità e non è una sorpresa. Non mi coglie impreparato per cui non faccio vittimismo. Però dopo una settimana di mare e fare niente forse mi aspettavo un rientro un pò più soft.

A ben pensarci è un anno esatto che non succedeva. L'ultima volta dovrebbe essere stato a fine luglio dello scorso anno a Brindisi, poco prima di partire. Lavorai per quattro domeniche di fila e alla quinta, quando decisi di tirare il fiato, il capo avviamento mi fece chiamare da Mina per sapere perchè non c'ero...

L'orologio svizzero che era Torino prevedeva a malapena mezza giornata al sabato.

E' successo e succederà ancora. Il Vapore, come tutte le entità astratte, richiede il suo sacrificio di sofferenza e sudore. E noi, suoi umili sacerdoti, ci prostriamo senza battere ciglio e anzi, felici di poter predicare il suo verbo. Perchè più soffriamo più siamo vicini a lui, più siamo i suoi eletti.

Oddio, messa così sembra particolarmente sinistra la cosa *__*

Comunque le regole del gioco sono queste. Perchè ci sono dei momenti in cui ti vengono implicitamente chieste delle cose e tu devi essere presente. Perchè non tutto è scritto nelle pagine di un contratto e spesso quello per cui tu sei stato messo lì a fare quella cosa è proprio quello che non hai firmato, quello che nessuno dice, ma tutti sanno esistere.

Una cosa intangibile e sottile, che richiama al senso di responsabilità e all'amor proprio. Perchè è in questo momento che si vede quanto vali e se fino a quel momento non hai bluffato.

Non è il tipo di post che volevo scrivere, ma, come spesso succede, ha preso la sua strada man mano che andavo avanti.

Una conclusione decente però la devo mettere, ma ne esco alla grande con una bella citazione di quelle fiere ;-)

"La professionalità è dare il massimo anche nelle condizioni più difficili" - 54 - Wu Ming