L'ultima legione


Non si riesce avedere un bel film neanche a morire.

Già sul blog di Roberto erano state notate strane analogie, ma poteva essere solamente una puttanata pubblicitaria.

Invece no, quello che si vede nelle locandine è esattamente quello che si vede nel film. Senza neanche lo sforzo di elaborarlo più di tanto e con in meno una grande povertà di mezzi e delle interpretazioni quasi imbarazzanti.

Parto da questi ultimi perchè sono la cosa più evidente. Non si può fare un film epico con i personaggi principali che si rendono protagonisti di situazioni comiche. Ne volontarie, per queste cci devono essere dei personaggi appositi, ne peggio ancora involontarie. Il risultato è tragicomico se non addirittura grottesco.

In questa classifica si classifica primo il santone/protettore del bambino, assolutamente impresentabile, seguito a breve distanza dal protagonista.

Discorso a parte per la Topa della Malesia, la nonna di Sandokan, un personaggio che nella sua prima apparizione sembra anche interessante, ma che poi il suo scopo finisce per essere quello di far vedere un pò di scollatura e fare la tresca con il protagonista di sopra.

Per lo svolgimento tutto abbastanza scontato, dai tradimenti ai presunti colpi di scena. Il sacco di Roma da parte dei barbari sembra più l'apertura dei saldi di un grande magazzino, solo meno cruento, nella spada di Cesare praticamente ci inciampano sopra (nemmeno un enigma piccolo piccolo, niente!). L'unico punto esaltante è quando arriva la Nona Legione.

Quindi direi di no, che non mi è piaciuto :-(

Vivendo sulla luna scopro solo alla fine che il film è tratto da un libro di Valerio Massimo Manfredi.
Di suo ho letto due libri. Il primo, Le paludi di Esperia, lo evevo letto in due giorni e non mi aveva lasciato niente, il secondo, L'oracolo, invece mi era piaciuto parecchio con un inizio parecchio shoccante. A questo punto una terza occasione di lettura gliela devo dare.

Chiusura con una curiosità.

Il film è distribuito nelle sale spagnole dalla Planeta De Agostini. I contorni di quello che è sbarcato nelle nostre edicole un anno fa sono ancora tutti da scoprire.

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