Ogni tanto accenno al fatto che l'ambiente in cui lavoro non e' molto adatto per una ragazza.
Il mio non e' sessisto, ma una triste constatazione confermata sempre piu' man mano che cambio citta' e cantiere.
Ogni regola ha pero' le sue eccezioni.
Con Mina ci siamo conosciuti a Brindisi. Giovane ingegnere era stata assunta a termine per occuparsi di Controllo Qualita' e Sicurezza (tempo dopo mi disse' che poco dopo la sua assunzione arrivo' una lettera anonima a Genova in cui era scritto che era l'amante del capo cantiere... ovviamente non era vero, ma dimostra quanto ho scritto all'inizio).
Rapporti cordiali come con tutti, poi per un certo tempo abbiamo diviso l'ufficio e li' abbiamo imparato a conoscerci e a diventare amici. Abbiamo iniziato a parlare di tutto, delle sue paure per una vita matrimoniale che non riusciva a capire, dei suoi dubbi, dei suoi sogni. In mezzo a tutto questo tante liti (so benissimo di non avere un carattere facilissimo, ma nel lavoro a volte divento insopportabile), giorni senza parlarsi, riconciliazioni... e un rapporto sempre piu' saldo.
Mina, fiera donna del sud, che ti guarda sempre fisso negli occhi quando ti parla, perfettamente a suo agio in quell'ambiente non facile, sempre orgogliosa, sempre battagliera.
Ma con la certezza che il suo ambiente familiare non le avrebbe permesso di portare avanti quel lavoro che lei cosi' tanto amava. Tanta tristezza e qualche lacrima nascosta con tanto pudore.
E cosi' e' stato. Finito il cantiere per lei e' rimasta solo la casa, anche se le prospettive di poterlo mandare avanti non mancavano. Ma la famiglia e il marito vedevano un futuro per lei molto diverso da quello che sognava.
Finisce il cantiere e me ne sono andato, ma abbiamo continuato a sentirci. Il telefono, gli sms o messenger hanno accorciato le distanze e quando a gennaio sono tornato a Brindisi per un week end e' stato come se niente fosse cambiato. E ho capito che anche in questa nuova situazione avevi trovato comunque la tua dimensione.
Poco dopo il mio rientro gli sms hanno pero' iniziato a parlare solo di un argomento.
La scoperta, la prima visita, un lento e costante aggiornamento.
Oggi quello piu' bello e importante:
"E' nato Giovanni oggi alle ore 12:27 e pesa 4 kg :-D"
Grande Mina, ti voglio bene e sono orgogliosissimo di te!
E ti assicuro che la promessa che ti ho fatto tempo fa quando sara' il momento la manterro' ;-p
Il mio non e' sessisto, ma una triste constatazione confermata sempre piu' man mano che cambio citta' e cantiere.
Ogni regola ha pero' le sue eccezioni.
Con Mina ci siamo conosciuti a Brindisi. Giovane ingegnere era stata assunta a termine per occuparsi di Controllo Qualita' e Sicurezza (tempo dopo mi disse' che poco dopo la sua assunzione arrivo' una lettera anonima a Genova in cui era scritto che era l'amante del capo cantiere... ovviamente non era vero, ma dimostra quanto ho scritto all'inizio).
Rapporti cordiali come con tutti, poi per un certo tempo abbiamo diviso l'ufficio e li' abbiamo imparato a conoscerci e a diventare amici. Abbiamo iniziato a parlare di tutto, delle sue paure per una vita matrimoniale che non riusciva a capire, dei suoi dubbi, dei suoi sogni. In mezzo a tutto questo tante liti (so benissimo di non avere un carattere facilissimo, ma nel lavoro a volte divento insopportabile), giorni senza parlarsi, riconciliazioni... e un rapporto sempre piu' saldo.
Mina, fiera donna del sud, che ti guarda sempre fisso negli occhi quando ti parla, perfettamente a suo agio in quell'ambiente non facile, sempre orgogliosa, sempre battagliera.
Ma con la certezza che il suo ambiente familiare non le avrebbe permesso di portare avanti quel lavoro che lei cosi' tanto amava. Tanta tristezza e qualche lacrima nascosta con tanto pudore.
E cosi' e' stato. Finito il cantiere per lei e' rimasta solo la casa, anche se le prospettive di poterlo mandare avanti non mancavano. Ma la famiglia e il marito vedevano un futuro per lei molto diverso da quello che sognava.
Finisce il cantiere e me ne sono andato, ma abbiamo continuato a sentirci. Il telefono, gli sms o messenger hanno accorciato le distanze e quando a gennaio sono tornato a Brindisi per un week end e' stato come se niente fosse cambiato. E ho capito che anche in questa nuova situazione avevi trovato comunque la tua dimensione.
Poco dopo il mio rientro gli sms hanno pero' iniziato a parlare solo di un argomento.
La scoperta, la prima visita, un lento e costante aggiornamento.
Oggi quello piu' bello e importante:
"E' nato Giovanni oggi alle ore 12:27 e pesa 4 kg :-D"
Grande Mina, ti voglio bene e sono orgogliosissimo di te!
E ti assicuro che la promessa che ti ho fatto tempo fa quando sara' il momento la manterro' ;-p
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