Mancanze

Da alcune settimane ho riallacciato i rapporti con un vecchio amico.

No, non avevamo litigato. Semplicemente ci eravamo persi di vista, vittime della distanza e dei mille casi della vita. Non ci siamo mai frequentati tantissimo, ma per un certo periodo ci siamo sentiti parecchio, ridendo, scherzando, progettando e dando alla nostra quotidianita' quella leggerezza di cui ogni tanto abbiamo bisogno.
Mi legano a lui in particolare due momenti, due momenti particolari, di grande difficolta', in cui lui pur sapendo poco o niente di quello che mi stava succedendo percepi' il mio disagio e seppe dire la classica frase giusta al momento giusto.

Comunque ci risentiamo, prima via mail, poi per telefono, poi capita di vedersi.
Appena ci vediamo lui mi porta una cosa che mi aveva promesso e che io neppure ricordavo.
Quello che io avevo promesso a lui, non solo non l'ho portata, ma neppure so dove stia...

In queste cose sono un macello. Ho un'altissima considerazione dell'amicizia, ma sono un cane nel dimostrarlo. Do per scontate troppe cose e finisco per passare a tutte quelle mille piccole cose che danno sapore a quel particolare rapporto.
Insomma, sulla teoria sono anche bravo, ma nella pratica sono un disastro.

Con Daria e Federica poi mi sento anche in colpa. In colpa perche' loro mi offrono tutta la loro amicizia in maniera tanto piena e costante che non so mai come ricambiare. E infatti non lo faccio quasi mai.

Daniela, che su queste cose ci acchiappa molto di piu' di me, dice che mi faccio troppi problemi, che anche se non me ne rendo conto probabilmente riesco a dare le risposte giuste.

Sara', ma io continuo sempre a sentirmi in difetto :-(

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