Fumettando

L'aria iberica, un pò più di tempo libero e la necessità di pensare ad altro mi hanno fatto ritrovare un pò la scrivere di fumetto.

La prima cosa è una breve recensione del Texone di D'Antonio per Comicus. Avrei dovuto già farla lo scorso luglio, ma in questi mesi non c'è stato proprio verso. Per recuperare in preparazione c'è anche quella dello Spciale di Brad Barron. Ma anche per Ayaaaak ho ricominciato a fare qualcosa.

Vediamo finchè dura.



Visto che sono in tema segnalo un paio di cosette lette in questi giorni che mi sono piaciute veramente tanto.

La prima è il numero 120 di Julia. Storia tesissima e senza un attimo di tregua. Ma soprattutto con un lavoro impressionante sulla psicologia della protagonista. La sua rabbia, la sua paura, la sua umanità descritte in maniera perfetta.
Julia oggi compie dieci anni di vita editoriale. Auguri meritati per una delle serie più sottovalutate del panorama italiano.



La seconda è il terzo volume di DMZ, della Planeta. Finora questa serie non mi era piaciuta tantissimo, non ne capivo bene lo spirito e le finalità. In questa si parla di terrorismo, ma in maniera intelligente e senza preconcetti. Non è facile trovare storie dove si parla di certi temi senza schemi idelogici. Soprattutto nei fumetti americani.
Questa storia non è un capolavoro, anzi, il finale è abbastanza brutto e Burchielli non ha di certo dato del suo meglio. Ma all'interno della storia ci sono dei passaggi che ti colpiscono e ti fanno pensare. Ed è questa la prima cosa che una storia dovrebbe offrire. Uno spunto. Un'idea.

Commenti