Pallonate


Il mondiale trionfale tedesco di quattro anni fa me lo ero gustate sulle coste del Salento.


Uno stabilimento balneare vicino a Brindisi aveva messo su un maxischermo. Panino, birra, partita e poi tanta musica. Con un crescendo che non poteva che culminare con la coppa al cielo.


Quattro anni dopo e tanto è cambiato. E non solo dal punto di vista sportivo.


Italia - Paraguay l'ho vista al Paradise. Erano gli ultimi giorni di Egitto e ogni occasione era buona per andare a trovare May (ci tornerò...). Gli egiziani erano poco coinvolti dal mondiale, lo spareggio perso contro l'Algeria aveva lasciato rancori malcelati e uno snobbismo di reazione. Farmi guardare la partita e tifare per l'Italia sembra però a Facciadibronzo e figlio giusto e così mi fermo per cena.

May ovviamente tifa per il Paraguay e non capisce che sul calcio gli italiani di sesso maschile sono piuttosto permalosi.

Ma è la cena ad essere destinata a lasciare un ricordo indelebile.

Come primo mi portano un piatto di spaghetti cotti un venti minuti di troppo conditi con il ketchup. Non fanno nenahce finta di dissimulare perchè il barattolo vuoto è ancora lì sul tavolo. Seguono un piatto di coscette di pollo semicrude e piccantissime. Gli spaghetti bene o male li finisco, oramai sono abituato a tutto, ma quelle coscette più di un paio non riesco ad assaggiarle.


Italia - Nuova Zelanda me la vedo da casa, in Italia. Troppo freddo per andare al mare, troppo stanco per andare da Fabio. Un triste personaggio per una triste partita.


Italia - Slovenia, la partita della disfatta, l'ho vista all'aeroporto di Santiago mentre aspettavo l'aereo per Antofagasta. Mangiando un tost e facendo di tutto per non far capire che ero italiano. Hanno chiamato l'imbarco sul 2 a 0, per cui solo alla sera ho saputo che per qualche minuto abbiamo ancora sperato.


Tre continenti per seguire un disastro. Meglio il Salento.

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