La fattoria degli animali - di George Orwell


Dieci libri (5 di 10)

Dovrebbe essere stato alla fine del liceo o più probabilmente l'inizio dell'università.

Avevo già letto "1984", ma non mi era piaciuto tantissimo. Troppo cupo, troppo pessimista. Ne capivo l'importanza artistica e il profondo messaggio messo sotto metafora, ma non mi colpi come pensavo avrebbe fatto. Forse non lo lessi nel momento giusto, o più semplicemente non andava a toccare le corde giuste.

Questo mi fu consigliato da un'amica e lo presi in prestito in libreria. E il risultato fu totalmente diretto.
So e sapevo che si trattava di un racconto sotto forma di favola della Rivoluzione Russa e delle lotte di potere che ci furono nella nascente Unione Sovietica, ma trovavo che qui la metafora fosse più sottile e che andasse a parlare della natura umana in maniera più intelligente e universale.

Da Esopo in poi le favole hanno saputo raccontare l'animo umano in maniera chiara ed evidente i vizi e le debolezze degli uomini, e questo romanzo non fa eccezione.
Il cinismo e l'ironia con cui viene mostrato il tentativo di creare un mondo nuovo e la sua caduta hanno aperto una finestra sul mondo. Il modo in cui, in maniera quasi ineluttabile, si ricade negli stessi errori mi ha aiutato a capire che non è facile cambiare il mondo, forse non è neppure possibile, ma che non è difficile vedere come si comporta chi vuole il potere e come si comporta una volta ottenuto. 

Ho poi acquistato il libro e, caso molto raro, mi è capitato di rileggerlo più volte. Illuminante. E quantomai attuale.

Puntate precedenti:
1 di 10: Il Conte di Montecristo, di Alexandre Dumas
2 di 10: It, di Stephen King
3 di 10: Le catene di Eymerich, di Valerio Evangelisti
4 di 10: Il pendolo di Faucault, di Umberto Eco

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